Lo spunto, per portare all'attenzione dell'aula misure per contenere il caro vita, è stato un emendamento di Repubblica Futura, all'articolo 4, per mitigare i tassi di interesse sui mutui a tasso variabile su edifici ad uso residenziale o economico. Nello specifico la proposta è di mantenere bloccata la rata complessiva vigente precedentemente all’avvio dell’aumento dei tassi posto in essere dalla Banca Centrale Europea, attraverso il rinvio del pagamento di parte della quota capitale, mantenendo la quota interessi e allungando contestualmente la durata del mutuo.
Tutti i gruppi di opposizione hanno espresso sostegno alla misura e apprezzamenti, in termini di principio, sono arrivati anche dai banchi di maggioranza. Il Segretario di Stato alle Finanze Marco Gatti ha tuttavia spiegato che un decreto delegato con una misura analoga è già stata previsto all'articolo 1 comma 15 e quindi si tratterebbe di un doppione.
Da RF, e altri di opposizione, è stato fatto notare che è vero che c'è la delega ma la scadenza è a fine 2024 mentre l'intervento per mitigare i tassi serve subito alle famiglie, considerando che hanno già dovuto sobbarcarsi rate notevolmente aumentate, anche di 5-600 euro al mese. L'emendamento di RF è stato respinto “24 a 19” con anche due astenuti. Il Segretario di Stato Gatti si è pero impegnato per la promulgazione del decreto sulla mitigazione dei muti entro la fine di quest'anno. 138, a questo punto, gli emendamenti che restano da votare.