Superato il punto più critico e divisivo dell'Assestamento, in Aula ancora confronto serrato, e interventi a non finire; pur senza i picchi di asprezza di ieri. Esaminato in mattinata un “pacchetto” di emendamenti di Repubblica Futura. Dal tema della solidarietà familiare, al lavoro prestato dagli amministratori di società di capitali. Particolare, in questo caso, rispetto alle altre forze di Opposizione, la postura di RETE; che ha difeso una serie di scelte fatte durante l'esperienza di Governo su previdenza e lavoro. Parziali aperture, dall'altra parte, da singoli esponenti di NPR e DC.
All'apparenza poca tattica, insomma, e attenzione ai contenuti; come quando si è discusso di riqualificazione del CFP. Al momento del voto, però, nessuna concessione dalla Maggioranza. Pomeriggio dedicato, come da OdG, alla ratifica di decreti. A partire da quello che regola l'attività dei bed & breakfast: 16 attualmente; strumento necessario, è stato osservato, alla luce dei mutamenti della domanda turistica. Non sono mancate riflessioni riguardanti il potenziale impatto sulle politiche abitative; ma in generale apprezzamenti bipartisan per l'intervento normativo. E un'infinità di spunti sui possibili modelli di sviluppo del comparto. Ma si è ancora lontani dal via libera e vi è anche un secondo decreto da trattare. I lavori vanno dunque a rilento; se ne riparlerà in serata. Si riprenderà in seguito con la Variazione al Bilancio. Da segnalare come il Governo avesse ritirato dalla ratifica di una serie di decreti.
Incluso quello che definisce l'assetto dell'Università. Ma scadrà a breve, hanno sottolineato con grande preoccupazione esponenti di Libera ed RF. Convinti che l'Esecutivo intenda in realtà accelerare sull'Assestamento. Un'incognita le tempistiche; pur essendo ormai alle spalle, come si diceva, il nodo delle residenze fiscali non domiciliate. Entrambi gli articoli erano stati approvati nella notturna di ieri con 28 voti favorevoli, 18 contrari e 3 astenuti; con un'Opposizione che ha battagliato fino all'ultimo. Test non banale, insomma, per la Maggioranza, visti i numeri risicati.