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CGG: il confronto si ravviva sul comma dei decreti. Amareggiato il Segretario Pedini Amati

Dibattito sull'intervento in materia di credito agevolato per il settore alberghiero. Apprezzate le finalità ma dubbi bipartisan su alcuni aspetti. Chiesto, anche da un esponente di RETE, il ritiro del decreto

25 apr 2023

Dopo il confronto di ieri - politicamente sensibile - sulla riconferma di Tomasetti alla guida di BCSM; percorso rapido e senza scossoni in mattinata per le numerose altre nomine all'ordine del giorno. Come quelle del Consiglio per la Previdenza ISS e della Consulta Sociale e Sanitaria. Zero dibattito; praticamente una costante l'unanimità. Stesso copione per l'Istituto Musicale. Il Segretario Belluzzi ha definito “fondamentale” l'ultimo triennio. Confermatissimi il Presidente Giacomo Volpinari e i membri del CdA Casadei e Beccari. Concordia anche quando si è voltata pagina, passando ad un comma fino a qualche tempo fa invece complicato: quello sulle permute ed assegnazioni. Tutti favorevoli alla vendita di un terreno a Galavotto dell'Eccellentissima Camera, in favore del gruppo Erbozeta.

Il Segretario Canti aveva dal canto suo sottolineato la valenza strategica del progetto. Il vero confronto è iniziato quando si è passati alla ratifica dei decreti; clima inizialmente costruttivo, senza asprezze. All'attenzione dell'Aula le nuove disposizioni in materia di credito agevolato per il settore alberghiero: fra i più colpiti dalla tempesta Covid. Previsti incentivi per l'ampliamento e la riqualificazione – con un importo finanziabile massimo di 3 milioni e mezzo di euro -, di strutture a 3 o 4 stelle. Non si applica ad Alpitour, ha puntualizzato il Segretario al Turismo, viste anche le recenti polemiche. Bipartisan l'approccio dei consiglieri; nel senso che gli intervenuti – sia di Maggioranza che di Opposizione - hanno mostrato apprezzamento per le finalità; richiedendo tuttavia chiarimenti, ed esprimendo perplessità su alcuni aspetti. In particolare dove si prevede la ristrutturazione di mutui pregressi. Chi si è detto preoccupato sui possibili impatti sulle casse pubbliche; chi ha obiettato sulla retroattività o l'ambito di operatività del decreto.

Pedini Amati ha sottolineato come non si vogliano utilizzare “risorse di bilancio esistenti”; ma nuove, e provenienti dallo stesso settore alberghiero, tramite la tassa di soggiorno. Ma ciò evidentemente non è stato sufficiente a fugare i dubbi; in sede di controreplica un esponente di RETE – sulla scia di quanto già richiesto da rappresentanti di Minoranza - ha sollecitato il ritiro del decreto dalla ratifica, per ulteriori approfondimenti. Amareggiato Pedini Amati, che ha parlato di “imboscate”. Se l'Aula tutta si esprime per il ritiro – ha aggiunto - “mi adeguo; ma la mia intenzione è andare avanti”. Nodo che verrà sciolto alla ripresa pomeridiana dei lavori. Sospesa, infatti, la seduta.





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