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Banca Centrale e Gendarmeria: riconferme per Catia Tomasetti e Maurizio Faraone

Tomasetti riconfermata con 32 voti a favore su 45. Unanimità dei presenti, invece, per Faraone

di Mauro Torresi
24 apr 2023
Catia Tomasetti e Maurizio Faraone
Catia Tomasetti e Maurizio Faraone

Catia Tomasetti viene riconfermata alla guida di Banca Centrale. A deciderlo il Consiglio Grande e Generale. Tomasetti sarà alla guida dell'Istituto per altri cinque anni. Un rinnovo della fiducia di cui si parlava da giorni, specie dopo l'endorsement di diversi partiti in Aula prima della pausa del weekend. Dopo i primi ok trasversali alla candidatura, oggi il dibattito è andato avanti ripartendo dal Pdcs che ha lodato “capacità” e “professionalità” di Tomasetti, ha ricordato le difficoltà affrontate dal sistema bancario negli anni, da Asset a Banca Cis fino alla questione Npl, e le azioni di responsabilità avviate e ha ringraziato Tomasetti per il lavoro fatto. Appoggio riconosciuto dallo stesso Governo. “La maggioranza – ha ribadito in Aula il segretario agli Esteri Luca Beccari - riconosce che il suo ruolo è stato adeguato” e aderente alle aspettative.

Proprio in merito caso Cis è intervenuto il segretario al Turismo Federico Pedini Amati con una critica su Marino Grandoni, chiedendosi perché l'imprenditore possa disporre di beni tramite una società quando, dice Pedini Amati, i beni stessi dovrebbero essere messi a disposizione della collettività.

Tra le forze di opposizione, ok alla nomina di Tomasetti da parte di Libera ma con la presentazione un ordine del giorno contenente una serie di obiettivi da realizzare, tra cui il memorandum con Banca d'Italia. “I mandati in bianco non sono più ammissibili”, ha rimarcato la forza politica nel corso dei lavori. Nessun “mandato in bianco”, ha risposto il segretario alla Giustizia Massimo Andrea Ugolini riconoscendo alla Presidente la capacità di aver gestito un momento non facile, con riferimento al post Grais-Savorelli.

Sostegno anche da Noi per la Repubblica che ha rivolto un in bocca al lupo alla presidente e un ringraziamento per l'accettazione dell'incarico. Per Domani Motus Liberi, Tomasetti si è dimostrata all'altezza delle sfide per il comparto, tenuto conto delle difficoltà del settore. Per il futuro Dml si aspetta, però, che vengano affrontate in modo deciso le questioni ancora sul tavolo.

Denise Bronzetti (Gruppo misto di maggioranza) ha parlato di una riconferma che rappresenta una scelta politica per un Paese che ha bisogno di essere tenuto in sicurezza. Sempre in maggioranza, Rete nei giorni scorsi aveva anticipato il suo appoggio, ma non in modo incondizionato. La nomina, per il movimento, deve essere lo stimolo a “fare meglio”. Da qui l'invito a rinnovare lo statuto e a lavorare sulle strategie future.

Voce fuori dal coro è invece Repubblica Futura che, nel ribadire il suo voto contrario, ha invitato l'Aula a usare meno "retorica" sostenendo, in sostanza, che Tomasetti non ha avuto i poteri e il ruolo per portare a termine i meriti e gli obiettivi che la maggioranza le riconosce. Rf invita a riflettere sul perché non sia ancora stato portato a termine il memorandum con Bankitalia e, in tema di accordo di associazione con l'Ue, esorta Governo e Bcsm a ragionare sulla questione della vigilanza.

Tomasetti è stata riconfermata con 32 voti a favore. Tra i 45 votanti ci sono state 10 schede bianche e 3 nulle. Nominato anche Emanuele Boni – su proposta di Rete - come membro del Consiglio direttivo dell'Istituto.

Tra le nomine di primo piano da votare in questa giornata di lavori parlamentari anche quella del comandante della Gendarmeria, Maurizio Faraone, che viene riconfermato all'unanimità dei 37 partecipanti al voto. Altro punto che ha ottenuto l'appoggio di tutti i votanti è quello sull'adesione alla Convenzione di Basilea sul controllo dei movimenti oltre frontiera di rifiuti pericolosi e sulla loro eliminazione.





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