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CGG: lavori ripresi con il primo passaggio in Aula dell'Assestamento di Bilancio

28 giu 2023
CGG: lavori ripresi con il primo passaggio in Aula dell'Assestamento di Bilancio

In mattinata uno dei passaggi più attesi di questa sessione consiliare. Il Segretario alle Finanze ha portato infatti in Aula – in I lettura – il PdL sulla Variazione al Bilancio di Previsione dello Stato e degli Enti Pubblici per l'esercizio finanziario 2023. Sostanzialmente una variazione tecnica, ha sottolineato nella relazione Marco Gatti; che ha altresì parlato della conferma di un trend positivo e di crescita delle entrate tributarie. Confortanti, a suo avviso, i primi dati sull'andamento dell'imposta sulle importazioni: definita “termometro” del sistema economico del Titano. Molto positivo, ad avviso del Segretario alle Finanze, anche il dato delle entrate derivanti dall'imposta speciale sui prodotti petroliferi: accisa riportata peraltro ai livelli ordinari dal 1 aprile 2023. In aumento anche i proventi dei giochi; in un articolo del PdL, considerata strategica l'acquisizione della piena proprietà della Giochi del Titano, si prevede l'autorizzazione all'acquisizione delle quote societarie detenute dalla Camera di Commercio. Definiti non di particolare rilievo gli adeguamenti alle uscite. In definitiva il Segretario alle Finanze parla di un miglioramento del risparmio pubblico; ed un disavanzo complessivo che passa da circa 20 milioni e 600.000 euro a circa 7 milioni e 700.000 euro. Al contempo si vogliono confermare criteri di prudenza nelle previsioni; anche alla luce della spinta inflattiva ancora persistente.

Fra gli articoli del progetto di legge anche quelli dove si prevede l'introduzione dell'istituto della Residenza Fiscale non Domiciliata; sul punto nei giorni scorsi non erano mancate polemiche, anche in relazione al progetto, poi naufragato, del DES. Nello specifico, è stato spiegato, si tratta di un permesso temporaneo di soggiorno - fra i 30 e i 150 giorni durante l'anno – concesso dalla Gendarmeria a persone fisiche che alloggino in strutture ricettive di categoria alta; e che versino annualmente una imposta di 10.000 euro. Aliquota fissa del 5% per i redditi derivanti dall'esercizio di attività economiche. Previste precise indicazioni e condizioni; nessun accesso al welfare sammarinese. Con questa novità – ha sottolineato Gatti - l'auspicio è di ottenere in prospettiva un incremento importante delle entrate tributarie, oltre allo sviluppo del comparto commerciale e turistico. Non è stato introdotto alcun DES, ha infine precisato; con questa norma si è cercato di stabilire condizioni di competitività. La scelta di una limitazione temporale dei 150 giorni è stata dettata la necessità di evitare contenziosi fiscali con altri Stati.

Iniziato poi il dibattito, con l'intervento di Matteo Ciacci, Libera. Ha ricordato come l'Assestamento fosse stato indicato dal capogruppo della DC come una delle 3 priorità dell'azione di Governo in quest'ultimo scampolo di legislatura. Perplessità sul metodo e sui contenuti. Sottolineata l'esigenza del Paese di rientrare dall'esposizione debitoria. “Non ci sono risposte vere”. Mentre sulle residenze non domiciliate ha parlato di “riproposizione” di un progetto già cassato; invitando a riflettere sull'impatto di un simile provvedimento anche sul piano internazionale. Secondo Andrea Zafferani, RF, si tratta dell'ennesimo Assestamento senza contenuti reali; ha parlato di un Governo che – quanto alle entrate - si basa sull'inflazione, e di un debito che pesa sempre di più sul Bilancio. Denunciata l'assenza di interventi di carattere sociale a favore delle famiglie. L'unico contenuto che pare rilevante è “l'anticipo del DES”; in questo caso “c'è attenzione, c'è fretta”. Carlotta Andruccioli, DML, ha auspicato approfondimenti tra la prima e la seconda lettura; confidando nell'inserimento anche di altri interventi. Due, a suo avviso, i temi importanti: da una parte la questione dell'innovazione e della digitalizzazione, dall'altra la sostenibilità e la sfida energetica. Perplessità sulle residenze non domiciliate; anche alla luce dell'Accordo di associazione che si sta negoziando con l'UE. Iro Belluzzi, Libera, ravvisa nel PdL un tradimento dei programmi di governo e delle deleghe; pur parlando della presenza di “elementi interessanti”. Ma nel suo giudizio prevalgono le criticità. Non solo sul tema delle residenze. Non è bello – ha sottolineato - vedere all'interno di un Assestamento modifiche al Codice Penale. Stefano GiulianelliPDCS – ha posto l'accento sul risultato primario della gestione finanziaria, sottolineando una serie di elementi positivi che riflettono “il buono stato dell'economia sammarinese”. Disavanzo primario – ha rimarcato - che si riduce da 16 a 3 milioni di euro. Sulle residenze fiscali non domiciliate; ritiene ingiustificato il timore che si possa generare una concorrenza fiscale sleale nei confronti di altri Paesi dell'UE, e giudica le relative norme perfettamente coerenti con il percorso europeo del Titano. Luca Boschi, Libera, giudica “deludente” il PdL; non essendovi – a suo avviso – misure sociali a supporto di cittadini ed imprese; così come la parte relativa allo sviluppo. Anche in questo intervento si è tornati sul tema delle residenze fiscali non domiciliate, sottolineando l'assenza di strutture “per dare le gambe a quel progetto”. Secondo Gaetano Troina, DML, vi sono proposte interessanti: in tema di condominio, di efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico, di riscossione dei crediti dello Stato, di digitalizzazione. Quanto alle residenze fiscali non domiciliate ha sollecitato un confronto approfondito ed ulteriore con Maggioranza e Segretario alle Finanze, per fare in modo che eventuali criticità vengono eliminate. Ha infatti riconosciuto come si tratti di un argomento molto delicato, anche per Motus. Vladimiro Selva, Libera, vede nell'articolato elementi che preoccupano: riferimento anche in questo caso all'articolo sulle residenze fiscali non domiciliate, arrivato “subito dopo” il naufragio del DES: “che tipo di dinamica andiamo a creare” con l'Italia e l'UE? Attenzione anche alle norme sugli appalti. Non è vero che questo Governo ha portato ad un equilibrio dei conti pubblici, ha detto Guerrino Zanotti; “il deficit c'è”. Stigmatizzata l'assenza di interventi per ammortizzare gli effetti dell'inflazione su famiglie ed imprese. E poi Gian Matteo Zeppa, RETE. “Si infarcisce un documento senza condividere in Maggioranza”, ha esordito, giudicando il documento portato in Aula dal Segretario alle Finanze. Sulla residenza fiscale non domiciliata si è soffermato sulla questione delle infrastrutture di fascia alta per questi soggiorni. “Manca il contenitore in questo momento”. Paventati poi problemi connessi al negoziato in corso con l'UE. Ritenuta insufficiente l'imposta di 10.000 euro, trattandosi di individui facoltosi. Perplessità anche all'articolo relativo ai trust; chieste delucidazioni sui numeri. Eva Guidi, Libera, auspica interventi tra la prima e la seconda lettura e chiarimenti sulla questione delle residenze non domiciliate, riguardo la quale ritiene possibili interferenze con l'accordo di Associazione con l'UE. Denunciata anche la carenza di provvedimenti che incidano in maniera rilevante sul Bilancio. Giovanni Zonzini, RETE, attende interventi per contrastare il carovita e rendere sostenibile il Bilancio. E individua nel “ritorno” della residenza fiscale non domiciliata il dato politico più rilevante. E' evidente – ha detto - che questa misura ha una finalità elusiva. Posto l'accento anche su una eventuale discrasia fra questa misura e le istanze portate avanti dal Titano nel negoziato con Bruxelles. Gian Carlo Venturini si è soffermato su alcuni punti del PdL, come la possibilità di un rimborso anticipato dei titoli in mano ad ex correntisti CIS. E ciò grazie all'aumento delle entrate tributarie previsto per l'anno in corso. Un andamento di crescita dell'economia del Paese che può portare ad un pareggio per l'esercizio 2022. “Un risultato estremamente significativo”. Ha aperto poi a possibili migliorie – fra la prima e la seconda lettura – sugli articoli relativi all'istituto delle residenze fiscali non domiciliate. Roberto Ciavatta, RETE, vede nel provvedimento alcuni passaggi interessanti, come nella parte del recupero dei crediti per i debitori iscritti a ruolo. Intervento ritenuto tuttavia non sufficiente. Preoccupato invece per la norma sui trust - con una detraibilità, sottolinea, portata dal 10 all'80% - e per altre disposizioni. Assestamento “sostanzialmente positivo”, a giudizio di Mirko Dolcini, DML. Quanto alle residenze fiscali non domiciliate “non è il DES” – ha rimarcato -, ma stiamo parlando nella sostanza di permessi di soggiorno. Si è soffermato però sul tema della concorrenzialità, rispetto ai soggetti che vengono dall'esterno. Fra i punti di interesse, poi, lo stanziamento di fondi per il Polo museale e la rete ciclopedonale; così come la possibilità – per l'ISS – di stipulare contratti per il reperimento di medici specialistici. Doveva essere una delle motivazione per mantenere in vita questo Governo, ha dichiarato Nicola Renzi, RF, che ha denunciato una scarsa partecipazione della Maggioranza al dibattito. Sollecitato da parte sua un piano per la gestione degli effetti dell'indebitamento. “Oggi siamo davanti al niente”. E poi il tema politico: le residenze fiscali non domiciliate; definite una riproposizione del DES in altra salsa. Sollecitata sul punto Domani Motus Liberi. Partiamo da un disavanzo gestionale di 77 milioni, ha detto Emanuele Santi, RETE; che ha riconosciuto come in questa legislatura sia stato stabilizzato. In questo Assestamento “manca il coraggio”. E ha citato allora la necessità della riforma IGR.





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