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CGG: Maggioranza e Opposizioni a confronto su merito e metodo della cosiddetta “Legge Sviluppo”

Al via, in Consiglio, il vaglio definitivo del PdL presentato dalla Segreteria Finanze

14 feb 2025

Una cinquantina gli articoli da esaminare; sarà una maratona. Due le Relazioni al PdL. Enfatizzata – in quella di Maggioranza – la scelta di limitare il ricorso alla decretazione. Ricordato anche il via libera unanime in Commissione ad OdG che impegnano l'Esecutivo a relazionare su dossier sentiti quali famiglia e denatalità, o a presentare proposte di legge. E poi una capillare anticipazione dei punti salienti della legge: dall'ambito previdenziale alle disposizioni in materia di lavoro. Per le forze di Minoranza – tuttavia – vi sarebbe un vulnus strutturale, testimoniato da uno “scollamento” tra Maggioranza e Governo.

Dopo l'approvazione di un Bilancio prettamente tecnico, sarebbe infatti venuta meno l'iniziale idea di far confluire in questo PdL le linee d'intervento ritenute prioritarie. Posto l'accento sui progetti di legge su “emergenza casa” e cittadinanza, depositati “quasi contestualmente” al termine ultimo per il deposito degli emendamenti. Ciò avrebbe portato ad un testo definito privo di visione e coordinamento.

Di tutt'altro avviso il Segretario Gatti; che ha però confermato l'orientamento del Governo di privilegiare d'ora in poi la trattazione di PdL “specialistici”; superando il concetto di legge omnibus”. Prettamente politico, il successivo dibattito; con i rispettivi fronti a ribadire le proprie posizioni. I più hanno comunque apprezzato il clima in Commissione; seppure dalle fila del PDCS si sia parlato di atteggiamento ostruzionistico delle Opposizioni. In quel caso – è stato obiettato dai banchi di RF – non avremmo presentato 41 emendamenti, ma almeno 300. In generale le forze di Minoranza hanno contestato la stessa denominazione informale della Legge. Più che di Sviluppo si tratta di interventi spot, è stato detto.

E' un intervento normativo che non risolve tutti i problemi, ha riconosciuto il Segretario Ciacci. Pur apprezzando una serie di passi avanti: dal lavoro prodromico all'integrazione nel mercato UE, alle misure sullo sviluppo tecnologico. Respinte al mittente, poi, le accuse rivolte a Libera – specie da RETE - circa un cambio di posizione sulle residenze fiscali non domiciliate. Il dibattito proseguirà in seduta pomeridiana; tempi lunghi, probabilmente, per l'analisi delle 30 pagine di articolato.

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