Un dispositivo lungo 90 pagine nelle quali il commissario della legge Roberto Battaglino, fa una lunga e scrupolosa riflessione sulla vicenda lotti, dalla presentazione dell’esposto a dicembre da parte di 5 consiglieri dell’opposizione all’archiviazione dell’inchiesta su eventuali responsabilità penali nel caso di vendita del terreno di Valdragone. All’origine dell’esposto c’erano le presunte promesse di trasformazione del terreno da agricolo in edificabile. La sentenza è stata notificata alle parti e riconosce l’assoluta estraneità ai fatti di Fiorenzo Stolfi, allora segretario di stato. Così come degli altri protagonisti della vicenda; Romeo Busignani, e coloro che formavano la cordata di imprenditori interessati al terreno, come Michel Burgagni Silvano De Biagi e Paolo De Biagi. Il racconto di Busignani infatti, stando alla sentenza, non ha trovato sufficienti riscontri e si è rivelato tanto impreciso quanto contraddittorio. Per Battaglino le asserzioni provenienti da una persona che si è rivelata inattendibile e che cerca di coinvolgere altri in pagamenti ai quali non riesce più a far fronte, rimangono semplici maldicenze che non possono, conclude la sentenza, entrare nelle aule di giustizia. Sospetti, dubbi, insinuazioni, non possono assurgere a dignità di prova specie quando si tratta di un fatto grave quale la corruzione o il mercimonio di voti. Il contenzioso che ha visto coinvolti gli imprenditori, non è certamente penale, va piuttosto eventualmente considerato in ambito civilistico. Dunque il giudice Battaglino, sentito anche il parere del procuratore del fisco, ha messo la parola fine alla vicenda, avendo considerate prive di fondamento e di alcunché di indiziante, le registrazioni che i 5 consiglieri dell’opposizione avevano portato a sostegno delle loro tesi.
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