Il nostro Movimento ha sempre pensato che il Decreto che obbliga all'apertura serale le attività del centro storico, nonostante tutto, fosse giustificato dalla tutela dell'interesse pubblico, per tornare ad avere un centro vivo, e fruibile anche di sera non solo per i turisti, ma anche per la gente del circondario e per i sammarinesi.
Questo sacrificio chiesto ai commercianti "reggeva" però, solo se si fosse creato un sistema di "pesi e contrappesi": da un lato l'obbligo a tenere aperto, a fronte però, di una vera "svolta" in campo promozionale del nostro Centro Storico che è mancata.
1) Non è stato fatto un piano di comunicazione fuori territorio, (dove ci vedono come un Centro Storico "morto") impostato su questa "novità";
2) Non sono stati organizzati eventi di qualità che siano attrattivi e che possano creare interesse verso il nostro "nuovo" Centro Storico;
3) Non sono stati introdotti una serie di sgravi e incentivi per rendere attrattivi per abbassare i prezzi e aiuti e semplificazioni più significativi per l'assunzione di lavoratori occasionali allo scopo di tenere aperti i negozi anche di sera (aggiungeremmo lavoratori residenti in territorio).
Senza questo, l’abbiamo sempre affermato, il "gioco" non valeva la candela, per nessuno!
Serviva dunque fare sistema: il rilancio dell'immagine dell'ospitalità di San Marino richiede l'impegno dello Stato e degli imprenditori del settore, non unicamente dell'uno o dell'altro.
L'impegno dei commercianti nell'apertura dei negozi c'è stato, invece registriamo il fallimento totale delle politiche pubbliche:
- comunicazione assolutamente inefficiente (nessuno sa, fuori da san marino, di questa "novità),
- eventi di poca attrattiva e senza una regia d insieme, e concentrati in pochissimi luoghi del centro, che invece offre numerose possibilità di fruizione.
Questo va rimarcato con forza perché le scelte politiche, specie se così autoritarie, hanno sempre delle conseguenze, soprattutto se dimostrano il loro fallimento.
Per ottenere risultati corali importanti e che abbiano una ricaduta vera sul territorio è necessario coinvolgere tutti gli attori dell’offerta turistica: le tante associazioni culturali, musicali, teatrali, artistiche presenti in territorio, e le associazioni di categoria, anche chiedendo loro di partecipare a parte dei costi, come avviene in molti comuni limitrofi, con gli stessi problemi di bilancio.
Questo avrebbe sicuramente reso più attrattiva ed efficace l’iniziativa del governo, dell'obbligo di apertura.
Invece la Segreteria ha voluto fare tutto da sola.
Nel prossimo Consiglio Grande, Civico10 presenterà uno specifico ordine del giorno per chiedere l’immediata sospensione del Decreto Lonfernini; chiediamo infatti condivisione e concertazione con i commercianti sugli obiettivi da ottenere, in primis rendere il Centro Storico vivo anche di sera, e sugli interventi economici di supporto, per evitare che si buttino al vento le capacità e le idee, oltre che i soldi!
Chiediamo fortemente che la programmazione, che serve a creare e suscitare interesse verso il nostro Centro Storico prenda spunto, per esempio da Santarcangelo, realtà vicina a noi, che riesce con semplicità ed organizzazione, ma anche costanza negli anni e partecipazione, a riempire il suo Centro Storico, in qualsiasi periodo dell’anno, offrendo una proposta artistica e culturale di eccellenza.
Basterebbe studiare quelli più bravi e cercare di apprendere i loro segreti.
Aggiungiamo anche, che è arrivato il momento di ragionare seriamente su come incentivare il cambiamento delle licenze per gli esercizi commerciali presenti nel centro, ritornando alle tabelle commerciali merceologiche specializzate per poter avere negozi caratteristici e di qualità.
Non possiamo rimandare oltre queste scelte, che sono strategiche per il turismo e il commercio, che sono cruciali per lo sviluppo del nostro paese. Le basi: storia, panorama, tradizione, l'originalità non ci mancano, anzi sono uniche!
Comunicato stampa Movimento Civico10
Questo sacrificio chiesto ai commercianti "reggeva" però, solo se si fosse creato un sistema di "pesi e contrappesi": da un lato l'obbligo a tenere aperto, a fronte però, di una vera "svolta" in campo promozionale del nostro Centro Storico che è mancata.
1) Non è stato fatto un piano di comunicazione fuori territorio, (dove ci vedono come un Centro Storico "morto") impostato su questa "novità";
2) Non sono stati organizzati eventi di qualità che siano attrattivi e che possano creare interesse verso il nostro "nuovo" Centro Storico;
3) Non sono stati introdotti una serie di sgravi e incentivi per rendere attrattivi per abbassare i prezzi e aiuti e semplificazioni più significativi per l'assunzione di lavoratori occasionali allo scopo di tenere aperti i negozi anche di sera (aggiungeremmo lavoratori residenti in territorio).
Senza questo, l’abbiamo sempre affermato, il "gioco" non valeva la candela, per nessuno!
Serviva dunque fare sistema: il rilancio dell'immagine dell'ospitalità di San Marino richiede l'impegno dello Stato e degli imprenditori del settore, non unicamente dell'uno o dell'altro.
L'impegno dei commercianti nell'apertura dei negozi c'è stato, invece registriamo il fallimento totale delle politiche pubbliche:
- comunicazione assolutamente inefficiente (nessuno sa, fuori da san marino, di questa "novità),
- eventi di poca attrattiva e senza una regia d insieme, e concentrati in pochissimi luoghi del centro, che invece offre numerose possibilità di fruizione.
Questo va rimarcato con forza perché le scelte politiche, specie se così autoritarie, hanno sempre delle conseguenze, soprattutto se dimostrano il loro fallimento.
Per ottenere risultati corali importanti e che abbiano una ricaduta vera sul territorio è necessario coinvolgere tutti gli attori dell’offerta turistica: le tante associazioni culturali, musicali, teatrali, artistiche presenti in territorio, e le associazioni di categoria, anche chiedendo loro di partecipare a parte dei costi, come avviene in molti comuni limitrofi, con gli stessi problemi di bilancio.
Questo avrebbe sicuramente reso più attrattiva ed efficace l’iniziativa del governo, dell'obbligo di apertura.
Invece la Segreteria ha voluto fare tutto da sola.
Nel prossimo Consiglio Grande, Civico10 presenterà uno specifico ordine del giorno per chiedere l’immediata sospensione del Decreto Lonfernini; chiediamo infatti condivisione e concertazione con i commercianti sugli obiettivi da ottenere, in primis rendere il Centro Storico vivo anche di sera, e sugli interventi economici di supporto, per evitare che si buttino al vento le capacità e le idee, oltre che i soldi!
Chiediamo fortemente che la programmazione, che serve a creare e suscitare interesse verso il nostro Centro Storico prenda spunto, per esempio da Santarcangelo, realtà vicina a noi, che riesce con semplicità ed organizzazione, ma anche costanza negli anni e partecipazione, a riempire il suo Centro Storico, in qualsiasi periodo dell’anno, offrendo una proposta artistica e culturale di eccellenza.
Basterebbe studiare quelli più bravi e cercare di apprendere i loro segreti.
Aggiungiamo anche, che è arrivato il momento di ragionare seriamente su come incentivare il cambiamento delle licenze per gli esercizi commerciali presenti nel centro, ritornando alle tabelle commerciali merceologiche specializzate per poter avere negozi caratteristici e di qualità.
Non possiamo rimandare oltre queste scelte, che sono strategiche per il turismo e il commercio, che sono cruciali per lo sviluppo del nostro paese. Le basi: storia, panorama, tradizione, l'originalità non ci mancano, anzi sono uniche!
Comunicato stampa Movimento Civico10
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