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Codice Ambientale: sanzioni più aspre per chi abbandona rifiuti

Dal 1 giugno vietata commercializzazione e uso di prodotti in plastica usa e getta

di Monica Fabbri
14 gen 2021
Un cassonetto
Un cassonetto

Le modifiche al Codice Ambientale sono state illustrate in Commissione dal Segretario al Territorio, per adeguare la normativa sammarinese alle recenti direttive europee in materia di rifiuti. L'argomento è complesso e c'è la necessità di intervenire su più fronti. Si procede quindi per step, concentrandosi, in questa fase, su gestione dei rifiuti, diritto alle informazioni in materia ambientale e tutela risarcitoria contro i danni all’ambiente. Tra gli obiettivi: aumentare le responsabilità per produttori e gestori; tutelare lo Stato in casi di bonifica; inasprire le sanzioni.

Multe più salate per chi abbandona rifiuti anche di piccola dimensione: potranno emetterle anche Forze di Polizia e Guardie ecologiche. Il Decreto prevede l’introduzione del Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti, figura che dovrà assicurare la corretta organizzazione dell’impresa e vigilare sull'applicazione della normativa. Gli impianti autorizzati all’attività di deposito e trattamento di rifiuti pericolosi dovranno inoltre ottenere la certificazione ambientale. Tante le novità, guardando al “Piano Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile” che punta al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Il sogno di San Marino primo Stato plastic free si concretizza: dal 1° giugno verrà vietata la commercializzazione e l'uso di prodotti in plastica usa e getta. Esercenti e distributori automatici dovranno sostituirli con materiale compostabile. Approvato poi all'unanimità l'ordine del giorno sulla nuova legge per lo sviluppo dell'agricoltura, per promuovere quella sostenibile e a basso impatto ambientale; valorizzare il metodo biologico; promuovere la sicurezza alimentare, la qualità delle produzioni agricole, la biodiversità ed il riconoscimento dell’origine dei prodotti; consolidare un mercato di nicchia per produzioni che si distinguono sul mercato per qualità e tipicità; promuovere la diffusione di tecniche di allevamento che migliorino il benessere degli animali.



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