Le amministrative diventano il test politico del governo dalle larghe intese. Trionfa l'astensionismo. Alle elezioni comunali ha votato il 62,38% degli elettori a livello nazionale. Il dato è di quasi 15 punti percentuali inferiore rispetto alle precedenti elezioni omologhe. Per le elezioni Comunali ha votato a Roma il 52,8% degli aventi diritto, quasi 21 punti percentuali in meno rispetto alle precedenti omologhe, quando votò il 73,6%. Lo si apprende dal sito del Viminale. Chiuse le urne della Valle d'Aosta per le elezioni regionali, per le quali si è votato un solo giorno. Tornando alla capitale è ancora Ignazio Marino con il 41,4%, secondo la 5° proiezione dell'Istituto Piepoli per la Rai, ad essere in vantaggio nelle elezioni per il Comune di Roma. Segue Gianni Alemanno con il 30,3%. Marcello De Vito, del M5s, è al 12,8%, Alfio Marchini al 9,7% e Sandro Medici al 2,4%. Il campione della proiezione è pari al 34,8%. Altro dato politico su cui riflettere, otre all'astensionismo, il crollo del movimento a cinque stelle. I grillini sono esclusi da tutti i ballottaggi.
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