La seduta del Consiglio Grande e Generale si è conclusa con un giorno di anticipo. Momento più importante ieri sera con la votazione della legge sulla riforma previdenziale e le legge quadro sulla previdenza complementare. Una votazione giunta al termine di un lungo dibattito e alla quale le opposizioni, compatte, hanno deciso di non partecipare consegnando le schede ai donzelli. I due provvedimenti sono stati approvati con gli stessi numeri: 37 favorevoli e uno contrario, su 38 presenti. Dibattito molto più snello al comma successivo, con l’approvazione definitiva del trattamento economico dei componenti il Collegio dei Garanti: una votazione che ha visto 32 si e 19 no. Dopodiché, maggioranza e opposizione hanno nominato i due membri, effettivo e supplente, che faranno parte della nuova commissione del lavoro così come indicata dalla recente normativa: Bruno Dolcini, e Augusto Gasperoni. Poi la ratifica dei decreti reggenziali, uno dei quali e’ stato ritirato. Tutti respinti gli ordini del giorno presentati dall’ opposizione nelle ultime sedute consiliari tranne l’ultimo, di Alleanza Popolare per sollecitare il confronto in materia di riforma della legge elettorale tra gruppi e rappresentanze consiliari. Tutte le forze politiche si sono espresse favorevolmente ed e’ stato approvato all’unanimità. Respinto l’ordine del giorno dei Popolari, scaturito dal dibattito mozione su un dibattito in merito all’eventuale ingresso della Repubblica in Europa. Al voto poi gli odg presentati in questa sessione. Due – di Popolari e Sinistra Unita – sono stati sono stati rinviati al prossimo Consiglio, dopo la proposta di mediazione avanzata dalla maggioranza. Respinto quello, sempre del consigliere Romeo Morri, sulle scelte strategiche in campo commerciale alla luce dell’apertura dell’Iper Befane.
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