Già al lavoro il nuovo Segretario del Psd, Paride Andreoli, che si è commosso accettando l’incarico di fronte alla manifestazione dell’assemblea congressuale. Il Psd chiude il Congresso con un bilancio positivo. Votati per acclamazione tutti gli organismi, con un solo astenuto per la mozione conclusiva. 70 i delegati intervenuti dal palco della sala Arengo. Resta da nominare, tra gli organismi di partito, la Segreteria, che sarà composta da 12 membri, compresi Segretario, Presidente e Capogruppo. Se ne riparlerà con il nuovo anno. Ma da subito Andreoli è chiamato a quel paziente lavoro di ricucitura delle voci discordi all’interno del suo partito. A vivacizzare infatti un Congresso che è filato dritto su binari concordati è stato l’ultimo intervento, quello del Capogruppo, che non ha risparmiato un riferimento diretto ai 4 consiglieri usciti allo scoperto su ruolo e alleanze del Psd. Intervento letto dai diretti interessati come un attacco: “È sembrata una lista dei buoni e cattivi”. Non la pensa così Claudio Felici: “la mia era una offerta di dialogo e superamento delle divisioni. Il Congresso ha portato a superare anche alcune difficoltà che all’inizio sembravano esserci”. Fino a quel momento i dissensi interni erano stati si citati, ma velatamente, e con l’intento di non calcare la mano.
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