La vera emergenza è nella stratificazione degli interventi che si sono succeduti negli anni. Il Segretario di Stato per gli Affari Interni anticipa che, in maggio, arriveranno in seconda lettura i quattro progetti di legge di riforma, ad iniziare da quello sulla dirigenza. Per tutti i dipendenti pubblici si supera l’inamovibilità dal posto di lavoro pur riconoscendo la stabilità. Cambia la retribuzione per i dirigenti, che sarà legata all’ufficio da amministrare mentre resta da definire una normativa sui criteri di valutazione. Tutti i contratti dei dirigenti scadranno con l’entrata in vigore della nuova legge. Nel frattempo il Governo farà un esame degli uffici comprensivo delle nuove voci di retribuzione. “Dall’ultima dotazione organica del ‘93 ad oggi, sono cambiati enormemente i percorsi di studio” ricorda Valeria Ciavatta, aggiungendo che “l’anzianità di servizio conterà di meno nei concorsi perché si vuole mitigare con tutti gli strumenti possibili, l’autoreferenzialità del settore pubblico”.
Sonia Tura
Sonia Tura
Riproduzione riservata ©