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Congresso di Stato: disdette le convenzioni nella PA e all'istruzione

8 gen 2007
Congresso di Stato
Congresso di Stato
Inviate le disdette a tutti i dirigenti della pubblica amministrazione a contratto, il governo intende cambiare registro e sul fronte degli incarichi ad personam rivedere tutti i criteri. Poco più di una ventina i dirigenti interessati, per i quali partiranno a breve le lettere con le quali si annuncia la cessazione del mandato a scadenza contrattuale.
"Gli eventuali rinnovi – spiega il Segretario di stato per gli Affari Interni, Valeria Ciavatta – in attesa del varo della legge sulla dirigenza, dovranno rispondere ai criteri di equità e uguaglianza, ogni dirigente, cioè, con identico trattamento, senza disparità o privilegi di sorta".
Il contratto di diritto privato, per i dirigenti del settore pubblico allargato, è una consuetudine introdotta negli anni '90 e volontà dell’esecutivo è quella di azzerare la situazione per ripartire secondo le nuove disposizioni, fatto salvi, ovviamente, i cosiddetti diritti acquisiti. Si aprirà nei prossimi giorni una trattativa con i diretti interessati. Tutto in attesa di rivedere anche gli organici. Revisione in vista anche per le convenzioni con la segreteria di Stato alla Pubblica Istruzione e Cultura. Lo ha proposto al Congresso di Stato il Segretario Francesca Michelotti, "oberata – spiega – da una serie di convenzioni capestro, che impegnano finanziariamente la Segreteria per quasi 300 mila euro l’anno, retaggio di impegni presi dai Segretari passati". Troppo per consentire di portare a compimento i programmi che si vogliono adottare, le iniziative in cantiere. Di qui la scelta di rinegoziare buona parte di questi incarichi professionali.
Ma il Segretario Michelotti va oltre e annuncia la volontà di chiedere all’ex gestore della stagione teatrale, Paolo Alberti il rimborso di un finanziamento ottenuto per un evento approvato dal Congresso di Stato e successivamente abortito per una serie di ragioni.
Non è andata infatti in porto l’iniziativa “Il Circo dello Zecchino”, una manifestazione ideata in collaborazione con l’Antoniano di Bologna e la RAI, che prevedeva il coinvolgimento di San Marino e un impegno complessivo di spesa per 130 mila euro, dei quali un centinaio finanziati da due Fondazioni, e il resto dallo Stato. Bocciata dal Congresso di Stato, la proposta alternativa presentata da Alberti, per un nuovo evento, si passerà ora alla richiesta di restituzione del finanziamento ottenuto.

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