Inviate le disdette a tutti i dirigenti della pubblica amministrazione a contratto, il governo intende cambiare registro e sul fronte degli incarichi ad personam rivedere tutti i criteri. Poco più di una ventina i dirigenti interessati, per i quali partiranno a breve le lettere con le quali si annuncia la cessazione del mandato a scadenza contrattuale.
"Gli eventuali rinnovi – spiega il Segretario di stato per gli Affari Interni, Valeria Ciavatta – in attesa del varo della legge sulla dirigenza, dovranno rispondere ai criteri di equità e uguaglianza, ogni dirigente, cioè, con identico trattamento, senza disparità o privilegi di sorta".
Il contratto di diritto privato, per i dirigenti del settore pubblico allargato, è una consuetudine introdotta negli anni '90 e volontà dell’esecutivo è quella di azzerare la situazione per ripartire secondo le nuove disposizioni, fatto salvi, ovviamente, i cosiddetti diritti acquisiti. Si aprirà nei prossimi giorni una trattativa con i diretti interessati. Tutto in attesa di rivedere anche gli organici. Revisione in vista anche per le convenzioni con la segreteria di Stato alla Pubblica Istruzione e Cultura. Lo ha proposto al Congresso di Stato il Segretario Francesca Michelotti, "oberata – spiega – da una serie di convenzioni capestro, che impegnano finanziariamente la Segreteria per quasi 300 mila euro l’anno, retaggio di impegni presi dai Segretari passati". Troppo per consentire di portare a compimento i programmi che si vogliono adottare, le iniziative in cantiere. Di qui la scelta di rinegoziare buona parte di questi incarichi professionali.
Ma il Segretario Michelotti va oltre e annuncia la volontà di chiedere all’ex gestore della stagione teatrale, Paolo Alberti il rimborso di un finanziamento ottenuto per un evento approvato dal Congresso di Stato e successivamente abortito per una serie di ragioni.
Non è andata infatti in porto l’iniziativa “Il Circo dello Zecchino”, una manifestazione ideata in collaborazione con l’Antoniano di Bologna e la RAI, che prevedeva il coinvolgimento di San Marino e un impegno complessivo di spesa per 130 mila euro, dei quali un centinaio finanziati da due Fondazioni, e il resto dallo Stato. Bocciata dal Congresso di Stato, la proposta alternativa presentata da Alberti, per un nuovo evento, si passerà ora alla richiesta di restituzione del finanziamento ottenuto.
"Gli eventuali rinnovi – spiega il Segretario di stato per gli Affari Interni, Valeria Ciavatta – in attesa del varo della legge sulla dirigenza, dovranno rispondere ai criteri di equità e uguaglianza, ogni dirigente, cioè, con identico trattamento, senza disparità o privilegi di sorta".
Il contratto di diritto privato, per i dirigenti del settore pubblico allargato, è una consuetudine introdotta negli anni '90 e volontà dell’esecutivo è quella di azzerare la situazione per ripartire secondo le nuove disposizioni, fatto salvi, ovviamente, i cosiddetti diritti acquisiti. Si aprirà nei prossimi giorni una trattativa con i diretti interessati. Tutto in attesa di rivedere anche gli organici. Revisione in vista anche per le convenzioni con la segreteria di Stato alla Pubblica Istruzione e Cultura. Lo ha proposto al Congresso di Stato il Segretario Francesca Michelotti, "oberata – spiega – da una serie di convenzioni capestro, che impegnano finanziariamente la Segreteria per quasi 300 mila euro l’anno, retaggio di impegni presi dai Segretari passati". Troppo per consentire di portare a compimento i programmi che si vogliono adottare, le iniziative in cantiere. Di qui la scelta di rinegoziare buona parte di questi incarichi professionali.
Ma il Segretario Michelotti va oltre e annuncia la volontà di chiedere all’ex gestore della stagione teatrale, Paolo Alberti il rimborso di un finanziamento ottenuto per un evento approvato dal Congresso di Stato e successivamente abortito per una serie di ragioni.
Non è andata infatti in porto l’iniziativa “Il Circo dello Zecchino”, una manifestazione ideata in collaborazione con l’Antoniano di Bologna e la RAI, che prevedeva il coinvolgimento di San Marino e un impegno complessivo di spesa per 130 mila euro, dei quali un centinaio finanziati da due Fondazioni, e il resto dallo Stato. Bocciata dal Congresso di Stato, la proposta alternativa presentata da Alberti, per un nuovo evento, si passerà ora alla richiesta di restituzione del finanziamento ottenuto.
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