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Congresso di Stato, sul quesito di Rovereta: "ha prevalso una visione aperta del paese"

17 mag 2016
Congresso di StatoCongresso di Stato, sul quesito di Rovereta: "ha prevalso una visione aperta del paese"
Congresso di Stato, sul quesito di Rovereta: "ha prevalso una visione aperta del paese" - Soddisfatti per l'alta partecipazione e per un risultato mai raggiunto prima: la vittoria dei no sui...
Soddisfatti per l'alta partecipazione e per un risultato mai raggiunto prima: la vittoria dei no sui sì, “soprattutto a fronte di una campagna referendaria – sottolinea Antonella Mularoni – caratterizzata da violenze verbali, bugie, calunnie”. Il polo della moda si farà ed era proprio su quel quesito che Governo e maggioranza avevano puntato tutto, sostenuti anche da altre forze di opposizione, “segnale forte – rileva Iro Belluzzi – che ci può essere condivisione su interventi importanti”. Antonella Mularoni analizza i numeri e ridimensiona quelle che definisce “reazioni trionfalistiche ingiustificate”. In passato, guardando alle percentuali, è stato più alto il numero dei sì. E smentisce chi sostiene che sul polo il paese sia diviso in due. Parlano i numeri: non lo vuole meno del 25%. “Ha prevalso una visione aperta”, sottolinea il Governo. Teodoro Lonfernini rassicura: le realtà del Centro Storico non devono temere, ci saranno sinergie fra le due aree, ci guadagneranno tutti. Il Polo sarà una grande opportunità non solo per San Marino ma anche per le zone limitrofe”. Gnassi vuole che il territorio riminese dica la sua? “Non accettiamo condizionamenti – gli risponde – ma siamo pronti a collaborare.” Progetti come questo non devono però più correre il rischio di saltare: si lavora ad una legge sulla protezione degli investimenti. Poi ci sono gli altri tre sì, di natura propositiva. Servono interventi entro fine legislatura, perché sarebbe scorretto – sostiene Francesco Mussoni - andare alle elezioni con le vecchie regole. E qui c'è il tasto dolente, perché l'esito sul tetto degli stipendi crea preoccupazione ed imbarazzo. Il Segretario alla Sanità legge i nomi di noti ed apprezzati professionisti dell'Iss, toccati dal quesito referendario e chiede, in maniera provocatoria: li vogliamo mandare a casa? “C'è l'impegno politico nel rispetto della volontà popolare ma attenzione – avverte – a non cadere della demagogia. Il nostro compito – dice - è anche quello di garantire servizi e stabilità del sistema.”

MF

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