Consiglio, 38 voti a favore per le modifiche alla legge sul referendum

Dopo oltre due giorni di confronto aspro – anche durante le dichiarazioni di voto si sono sentiti toni particolarmente alti – l’Aula approva le modifiche alla legge sul referendum e la maggioranza porta a casa almeno 4 voti in Più. Astensione annunciata dal Partito socialista e da Civico 10. Voto a favore, a titolo personale, di Matteo Zeppa di Rete, uno dei firmatari del progetto originale che pur criticando il mantenimento del quorum ha valutato positivamente le altre modifiche apportate. Dice no Sinistra Unita che, in un primo momento aveva annunciato il voto a favore. Decisiva, per il cambio di rotta, la norma transitoria che conserva il vecchio quorum per i due referendum in attesa del voto. Per il Partito Socialista è un piccolo passo in avanti anche se gli emendamenti hanno in parte svilito articoli importanti della legge, su tutti il mantenimento del quorum. Per l’Upr si sono messe in campo soluzioni comode per qualcuno e difficili retromarce per qualcun altro. Civico 10 parla di piccolo passo in avanti ma di enorme passo indietro rispetto alla richiesta dei cittadini. Per la maggioranza, questa legge rappresenta un punto di equilibrio e va nella direzione chiesta dai promotori di rendere più agevole il ricorso al referendum. E il Psd, accusato dalla minoranza di avere cambiato posizione una volta al governo, parla di compromesso al rialzo. Toni più pacati per la legge sul commercio elettronico. L’opposizione sottolinea criticità importanti nella circolazione delle merci, nei sistemi di pagamento, nel controllo. Arriva in ritardo, conferma il Segretario all’Industria Marco Arzilli, ma non è vecchia e obsoleta. In alcuni passaggi siamo stati più innovativi rispetto alla legge comunitaria e a quella italiana. Abbiamo messo le fondamenta della casa, ha detto, ora costruiamo bene tutto il complesso normativo sull’e-commerce. La legge è stata approvata con 30 voti a favore, 18 astenuti e 2 voti contrari.

Sonia Tura

L'intervista a Augusto Michelotti (Comitato promotore Referendum)

L'intervista a Gerardo Giovagnoli (Consigliere Psd)