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Consiglio: approvato il progetto di legge sulla II variazione al bilancio di previsione dello Stato

In serata via libera, all'unanimità, al pdl sul "lavoro agile". Sessione conclusa dopo il voto

3 nov 2020
Consiglio: approvato il progetto di legge sulla II variazione al bilancio di previsione dello Stato

Non vi erano dubbi, visti i numeri in Aula, che l'assestamento di Bilancio, alla fine, venisse approvato; ma l'iter conclusivo è stato comunque particolare. E questo perché il corposo pacchetto di emendamenti presentati non solo dal Governo, ma anche da forze quali Rete, poteva teoricamente originare disagi in Maggioranza. Nessun caso di “fuoco amico”, invece, essendo stata privilegiata la mediazione, anche informale, nel corso dei lavori.

Così è stato quando si è discusso dell'emendamento di Rete sulle cosiddette aziende energivore, e che in particolare puntava all'applicazione della monofase - “con aliquota non inferiore al 15% - ad imprese che importano direttamente gas dall'esterno. Il Segretario Lonfernini, però, ha paventato possibili gap competitivi per le realtà del territorio. Decisamente all'attacco, invece, le opposizioni; il reale obiettivo di Rete, è stato detto, è proseguire la sua “storica battaglia” contro la Cartiera Ciacci. Dito puntato, poi, contro l'intera maggioranza ed il Governo, accusati di incoerenza e di non essersi confrontati preventivamente: uno dei leitmotiv delle critiche avanzate oggi da Libera ed RF. Il Movimento ha infine accettato una “rimodulazione” del comma sul quale erano state espresse perplessità dalle fila della DC. Il Congresso – questo il compromesso - dovrà entro fine anno definire i parametri di una imposta di importazione del gas naturale.

Ritirati, invece, gli emendamenti di Rete aventi come obiettivo il rientro di somme detenute all'estero. Il Segretario alle Finanze ha infatti osservato come già vi sia uno strumento normativo che consenta di emettere titoli di stato per reperire mezzi finanziari. Si lavorerà su appositi decreti delegati; e non vi sarà – ha spiegato Gatti, rispondendo alle domande della minoranza – una dilatazione dell'indebitamento previsto. E poi una serie di proposte di intervento sulla LISF, da parte del Governo; in questo caso è stata una esponente di Rete a chiedere lo stralcio, in vista di una riforma della normativa più generale; mentre le minoranze sottolineavano ancora l'assenza di una sintesi politica. Ritirati, dal Segretario di Stato alcuni emendamenti in materia; altri – considerati urgenti – sono stati approvati.

Più rilassato il dibattito che ha portato all'approvazione di proposte come la riduzione al 3% della monofase per l'importazione di beni – come guanti e mascherine - necessari a contenere la pandemia. Condivisione più o meno generale anche per l'emendamento che modifica le modalità di selezione delle domande di residenza per i frontalieri; si passerà ad un sistema basato sul criterio di anzianità lavorativa. D'impatto anche la proroga – al 15 luglio dell'anno prossimo – dei termini per la presentazione della domanda di concessione edilizia in sanatoria straordinaria; mentre è stato ritirato l'emendamento riguardante le misure di sostegno al comparto. Il Segretario Canti ha infatti annunciato un ragionamento più ampio nell'ambito del bilancio previsionale 2021. Fra gli emendamenti anche quello – bocciato – di Libera, per dare tempestiva attuazione al pdl di iniziativa popolare codice dei beni culturali e paesaggistici

Dibattito acceso invece sull'emendamento del Governo – poi accolto - riguardante il credito agevolato a supporto delle imprese; in particolare viene cancellata la discrezionalità riconosciuta al Congresso. Un errore, secondo RF; “senza questa norma non vi sarebbero stati investimenti come quello di Alutitan”. La stessa Repubblica Futura ha però espresso il proprio assenso a due proposte successive lette dal Segretario Righi, fra le quali l'emendamento che cancella il vaglio di un comitato d'esame per le attività commerciali che intendano insediarsi in territorio. Parere autorizzativo che resta, tuttavia, limitatamente alle zone dei centri storici.

E poi una serie di interventi in ambito sanitario: tematiche estremamente sensibili, in questo periodo, e non è un caso che su queste tematiche non si sia assistito alle schermaglie che avevano caratterizzato altre fasi del dibattito. Approvati allora emendamenti che agevolano il reclutamento, da parte dell'ISS, di medici specializzandi o pensionati, per la durata dell'emergenza. E soprattutto si autorizza l'Istituto, in via straordinaria, a prelevare, dal saldo della Cassa di Compensazione, somme fino a 9 milioni e 700.000 euro. Non è mancata, dal Segretario Ciavatta, una stoccata al precedente Esecutivo: questa iniezione di liquidità – ha detto – è necessaria per sanare i disavanzi del 2018 e del 2019, “che teoricamente non sarebbero dovuti esistere”. 

E infine si è arrivati al cuore, alla parte tecnico-numerica di questa seconda variazione al bilancio, con le modifiche alle voci in entrata ed uscita; dalle quali si intuisce il profondo impatto avuto dalla crisi innescata dal covid. Fra entrate tributarie ed extratributarie, ad esempio, vi è una diminuzione di oltre 40 milioni di euro. Complessivamente lo sbilancio, ha puntualizzato il Segretario Gatti in una replica, è tra i 90 e i 95 milioni. L'esame dell'articolato a quel punto è proceduto con celerità e si è arrivati alla definitiva approvazione del progetto di legge.

Per poi passare all'esame del pdl sulla disciplina dello smart working. O meglio “lavoro agile”, ha puntualizzato il Segretario di Stato Lonfernini, che ha chiesto una modifica del titolo. Fra i principi base l'attivazione concordata fra datore e lavoratore, la possibilità di svolgere la prestazione con flessibilità d'orario, il diritto/dovere alla disconnessione. Previsti anche sgravi contributivi per il datore di lavoro privato. Demandata alle organizzazioni sindacali e datoriali la definizione – entro fine anno - di un apposito accordo. L'avvio della discussione era stato caratterizzato da uno spirito costruttivo; successivamente un esponente di RF ha definito indegno il non ottenere repliche dalla maggioranza su un gran numero di emendamenti avanzati dall'opposizione, poi respinti. Il PdL è stato comunque approvato all'unanimità. E con la votazione si è conclusa - in anticipo, rispetto ai tempi inizialmente previsti - la sessione consiliare


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