Logo San Marino RTV

Consiglio: parla Denise Bronzetti, volano gli stracci in casa NPR

10 nov 2020
Consiglio: parla Denise Bronzetti, volano gli stracci in casa NPR

Un comma comunicazioni infuocato, quello di oggi. Per ore dominato dal dibattito sulle misure anti-contagio in Aula, e poi “virato” su un tema politicamente esplosivo, ed evidentemente tutt'altro che esaurito: la relazione della Commissione d'inchiesta sul caso CIS. Ad innescare la bagarre gli interventi dei consiglieri di Libera Alessandro Bevitori e Matteo Ciacci. 

Quest'ultimo oltre a chiedere nuovamente risposte al Segretario Ciavatta, in merito ad alcune affermazioni in Aula - ha invocato risposte chiare riguardo ai politici citati nella relazione. “Mi piacerebbe sentire la sua versione dei fatti”, ha aggiunto, rivolgendosi a Denise Bronzetti. E la capogruppo di NPR, effettivamente, poco dopo ha detto la sua; con un intervento che difficilmente sarà dimenticato. Inizialmente ha sottolineato come fosse stata la stessa Commissione CIS a parlare di ricatti nei suoi confronti a partire dal 2017. Bronzetti ha ricordato di aver subito informato i colleghi della Commissione Giustizia, e come la questione fosse nota ai membri della lista, avendola portata a conoscenza prima di ricandidarsi. E poi bordate ai colleghi del PSD, che insieme ad MD avevano proprio ieri auspicato un suo passo indietro da capogruppo. Una ricostruzione, la loro, “forse di parte”, ha detto con sarcasmo Bronzetti.

Se fossi stata così vicina ai poteri forti – ha dichiarato fra le altre cose – la mia carriera politica sarebbe stata diversa. Quindi l'affondo più pesante, citando la relazione Fincapital del 2012, e la questione dei lotti di Valdragone. Citati a questo punto Pedini Amati, Alessandro Mancini e soprattutto Iro Belluzzi; ricordando come dopo “2 anni” fosse diventato Segretario al lavoro. “Il PSD – si è domandata – non ricorda questi passaggi”. Parole durissime, insomma, che sembrano aprire un grave problema politico all'interno di NPR

Immediata, e altrettanto dirompente, la replica di Iro Belluzzi: “non ho mai firmato contratti che mi concedevano un 5%”. I fatti contestati nella relazione Fincapital, ha aggiunto, furono riportati da un teste e si riferivano a un periodo antecedente al 2000. E non ci fu alcun tipo di conseguenza, per me, in quella relazione. Bronzetti, ha detto poco dopo Guerrino Zanotti, Libera, “alza un polverone, e allarga la rosa di chi deve essere additato”. Sulla vicenda CIS, poi, l'auspicio che “il Tribunale possa fare il suo lavoro”. Intervenendo in precedenza il Segretario di Stato Tonnini aveva detto come si stesse guardando il dito non vedendo la luna. Da qui un'accusa, sul caso CIS, in particolare a Libera. Oggi, ha detto, non chiede di liberarsi da quel gruppo criminale, anteponendo gli interessi partitici a quelli pubblici. “Ogni volta raccontate la volontà come vi pare”, ha tuonato Vladimiro Selva. Affermare che io abbia detto che Grandoni non è un problema “è falso”.

Atteso, dopo le critiche delle Opposizioni sulle misure anti-contagio in Aula, l'intervento del Segretario Ciavatta. “Inutile – ha detto – chiedere di fare profili diagnostici se non si rispettano le regole base. Siamo abituati ad avere tutto, subito e gratis”. Chiedete a chi abita a Rimini – ha aggiunto – come funziona il tracciamento. Quanto alle sollecitazioni di Ciacci, in merito alle proprie dichiarazioni nel corso del dibattito sulla relazione CIS, Ciavatta ha assicurato che risponderà all'apposita interpellanza. Ricordate poi tutte le segnalazioni fatte all'epoca da Rete. “Quella cricca – ha detto – stava per prendere totalmente in mano i gangli del potere”. E poi una conclusione durissima. Non è sufficiente – come a Norimberga – dire “mi chiedevano di fare delle cose e le facevo”, “si rimane comunque nazisti”.


Riproduzione riservata ©