E' un invito alla compattezza quello che la Dc, attraverso il consiglio centrale, lancia alle forze politiche della coalizione, un rapporto che va difeso con ogni sforzo – questo l'intento ribadito – ma condotto di pari passo con il confronto aperto con il Partito Socialista per “una più ampia condivisione delle scelte strategiche utili al rilancio del Paese”. Dc che guarda poi all'emergenza lavoro e alla necessità di rispondere al più presto sia alla carenza di occupazione, sia alla richiesta di semplificazione che arriva dalle aziende. Il consiglio centrale ritiene pertanto che la possibilità di una tornata elettorale in questo momento non faccia il bene del Paese.
Valutata positivamente invece la scelta dei consiglieri fuoriusciti dall'Upr, Giardi e Giancecchi, di iniziare un percorso di aggregazione al gruppo consiliare Dc-Ns, confermando la volontà di proseguire su questa strada anche all'interno del partito.
Non un accenno, almeno nella nota ufficiale, sulla questione Cassa di Risparmio che qualche frizione ha creato nei giorni scorsi tra le forze alleate. Rapporti incrinati o meno, oggi c'è stata una nuova riunione di maggioranza in cui appare inevitabile il richiamo agli ultimi accadimenti. Espresso infine apprezzamento per la scelta operata dalla direzione di costituirsi parte civile nel processo Conto Mazzini.
Intanto in casa Ps, la Direzione conferma la volontà di concretizzare, pur dai banchi dell'opposizione, il patto di legislatura con tutte le forze di maggioranza disposte al dialogo e contestualmente concordare un'alleanza politico-programmatica da presentare alle prossime elezioni. Patto che - una volta portato a termine l'accordo strutturale e operativo con Bene Comune - il Ps auspica cominci a dare i primi risultati sperati, fin dal prossimo esame in Consiglio della Finanziaria 2016.
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Valutata positivamente invece la scelta dei consiglieri fuoriusciti dall'Upr, Giardi e Giancecchi, di iniziare un percorso di aggregazione al gruppo consiliare Dc-Ns, confermando la volontà di proseguire su questa strada anche all'interno del partito.
Non un accenno, almeno nella nota ufficiale, sulla questione Cassa di Risparmio che qualche frizione ha creato nei giorni scorsi tra le forze alleate. Rapporti incrinati o meno, oggi c'è stata una nuova riunione di maggioranza in cui appare inevitabile il richiamo agli ultimi accadimenti. Espresso infine apprezzamento per la scelta operata dalla direzione di costituirsi parte civile nel processo Conto Mazzini.
Intanto in casa Ps, la Direzione conferma la volontà di concretizzare, pur dai banchi dell'opposizione, il patto di legislatura con tutte le forze di maggioranza disposte al dialogo e contestualmente concordare un'alleanza politico-programmatica da presentare alle prossime elezioni. Patto che - una volta portato a termine l'accordo strutturale e operativo con Bene Comune - il Ps auspica cominci a dare i primi risultati sperati, fin dal prossimo esame in Consiglio della Finanziaria 2016.
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