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Consiglio, chiusura col botto: riferimento di Renzi sull'Europa e parola ai cittadini su modifiche alla Carta dei Diritti

20 mar 2019
Capitani Reggenti
Capitani Reggenti
La modifica della Carta dei Diritti sollecitata sopo l'approvazione delle unioni civili, affinché tutti i cittadini siano uguali di fronte alla legge, senza differenze di sesso o orientamento sessuale, sarà sottoposta a referendum confermativo. Per la Revisione Costituzionale serviva la maggioranza qualificata, vale a dire 39 voti. Alla fine i sì sono solo 35. 8 i contrari e 1 astenuto. Qualcuno, forse, non se l'aspettava. Guerrino Zanotti ad apertura del comma ricorda che la modifica arriva “sulla spinta di tutti i gruppi consiliari. La definisce “un passaggio ulteriore di civiltà”. “Si sta scrivendo un pezzettino di storia del nostro paese”, afferma Enrico Carattoni. Davide Forcellini si accoda: “le cose più semplici non vanno mai date per scontate”, “ce lo insegna il mondo”, ribadisce Marica Montemaggi. “Mettiamo il sigillo a un processo non semplice, figlio di una legge di iniziativa popolare”, afferma Alessandro Mancini. Anche Iro Belluzzi riconferma il voto favorevole del Psd, così come Giovanna Cecchetti a nome del gruppo misto. Voce fuori dal coro Pasquale Valentini, che mette l'accento sulle implicazioni di questo passaggio. “Vorrà dire che una coppia etero avrà sulla filiazione lo stesso diritto della coppia omosessuale. Vogliamo sanzioni per chi non rispetta la natura – aggiunge – ma vi siete mai chiesti se è giusto sanzionare anche chi non rispetta la natura dell'uomo?”. I 35 sì non bastano. La palla passa ai cittadini.

Si apre poi il riferimento del Segretario di Stato per gli Affari Esteri sull’Accordo di Associazione con l’Unione Europea. Nicola Renzi ripercorre il lavoro compiuto. Ricostruisce passaggi, tempi e richieste.
Intorno alle bozze del testo negoziale c'è – ribadisce - massimo riserbo” e conferma la volontà di ampliare il confronto anche alle delegazioni dei partiti.
La commissione vuole arrivare alla parafatura di un testo prima dell'estate. San Marino – dice – non si è tirato indietro. Tuttavia è fondamentale che vengano fornite idonee garanzie, affinché siano tenute in debita considerazione le principali esigenze manifestate. La delegazione sammarinese ha ribadito le proprie linee rosse. Rimarca poi che il parlamento europeo ha votato un testo in cui viene riconosciuta in maniera chiara la compliance della legislazione sammarinese a normative internazionali ed europee. "Altra grande vittoria del nostro paese”. Per la prima volta, poi, figura nero su bianco in un documento ufficiale dell'Unione Europea la necessità di risolvere i problemi nelle esportazioni del documento doganale T2. Altra partita fondamentale si gioca sulle banche. Non è possibile – dice Renzi - che la Repubblica debba recepire gli stessi obblighi degli operatori dell'area europea senza gli stessi diritti, come l'accesso alle liquidità dell'Eurozona. Riusciremo a raggiungerlo? “Non lo so – dice il Segretario - ma ce la stiamo mettendo tutta”. Si rallegra però che lo stesso parlamento europeo lo abbia messo nero su bianco. Il dibattito è rimandato alla prossima sessione consiliare.

La seduta si chiude con il saluto della Reggenza che si concentra sul valore della democrazia, della partecipazione e dell'impegno dei cittadini. Per recuperare al di là delle divisioni, il senso di appartenenza alla stessa comunità. Grande attenzione va poi ai giovani, al loro impegno non solo nella politica ma nello sport e nel volontariato. I Capitani Reggenti li sollecitano ad impegnarsi attivamente sui temi che riguardano il loro futuro. San Marino – concludono - non può inoltre chiamarsi fuori dalle sfide globali che riguardano l'ambiente. Anzi, ha il dovere di mettere in campo politiche virtuose, ed essere di esempio.

MF

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