Sarà una seduta calda, le premesse ci sono tutte. In Aula arrivano infatti due questioni che stanno accendendo la politica: l'operazione Torre d'Avorio e la legge sulla rappresentatività. La sessione è convocata da martedì 26 a venerdì 29. Riprenderà poi lunedì 2 maggio fino al giorno successivo, martedì 3. C'è grande attesa per il dibattito sull'operazione della Guardia di Finanza. Non ci si può sottrarre, è una questione che tocca la sovranità, il percorso di trasparenza intrapreso da San Marino e i rapporti con l'Italia. Poi arriva, in seconda lettura, quello che è stato definito uno dei passaggi più delicati di questo momento politico: la legge sulla rappresentatività divide Associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e vede distanze anche tra le forze che compongono il Consiglio. All'attenzione dell'Aula anche il progetto di legge, sempre in seconda lettura, che adegua l'ordinamento sammarinese alle disposizioni della Convenzione d'Europa su prevenzione e lotta alla violenza contro le donne e domestica. Arrivano anche tre progetti di legge in prima lettura: le norme a tutela di chi è affetto da celiachia; la regolamentazione del servizio diplomatico e consolare e la legge per l'accertamento e la certificazione di morte. Quest'ultima era stata anticipata un mese fa dal Segretario Mussoni e rappresenta il primo passo verso la donazione degli organi. In agenda anche la ratifica di dieci decreti delegati e un decreto legge. Saranno sei giorni intensi e non saranno ammessi ritardi: la Reggenza ha infatti anticipato che osserverà con rigore gli orari di convocazione. All'avvio dei lavori ci sarà anche la presa d'atto delle dimissioni di Rossano Fabbri dal Gruppo Socialista e il giuramento del Consigliere che lo sostituirà. Pare certo a questo punto il ritorno in Consiglio di Augusto Casali.
MF
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