Il Partito dei Socialisti e Democratici si dice stupito per la presa di posizione di Alleanza Popolare, ma al termine della riunione del Consiglio Direttivo rilancia l’azione di governo e tranquillizza indirettamente gli alleati. Almeno così in casa propria, resta da vedere quali saranno le posizioni durante la verifica di maggioranza, fissata per lunedì pomeriggio.
È stata una riunione intensa quella del parlamentino che ha intenzione di andare avanti con questa coalizione, che deve dare nuovi frutti per gli anni a seguire e poi si vedrà per eventuali allargamenti. E per dimostrare la propria correttezza decide anche una verifica dei voti in Consiglio, attraverso un meccanismo di controllo incrociato tale da garantire i 19 voti del gruppo consigliare. Poco democratico, sicuramente, ma efficace nell’attuale fase politica. Una risposta indiretta alle critiche che si erano levate nei corridoi di palazzo nelle votazioni in cui la maggioranza era andata in minoranza. Anche se per il Psd non sempre sono stati i propri voti a mancare. Il Partito di maggioranza non ha niente da rimproverarsi, ribadisce il giudizio positivo sull’azione dell’Esecutivo e chiede ad Ap e Su di superare le difficoltà con un dialogo sereno. Una risposta ancora più forte sulle intenzioni messe in campo arriva anche dall’approvazione con un solo astenuto, del regolamento congressuale. Preludio alla decisione di fissare la data del Congresso per il 14, 15 e 16 dicembre.
È stata una riunione intensa quella del parlamentino che ha intenzione di andare avanti con questa coalizione, che deve dare nuovi frutti per gli anni a seguire e poi si vedrà per eventuali allargamenti. E per dimostrare la propria correttezza decide anche una verifica dei voti in Consiglio, attraverso un meccanismo di controllo incrociato tale da garantire i 19 voti del gruppo consigliare. Poco democratico, sicuramente, ma efficace nell’attuale fase politica. Una risposta indiretta alle critiche che si erano levate nei corridoi di palazzo nelle votazioni in cui la maggioranza era andata in minoranza. Anche se per il Psd non sempre sono stati i propri voti a mancare. Il Partito di maggioranza non ha niente da rimproverarsi, ribadisce il giudizio positivo sull’azione dell’Esecutivo e chiede ad Ap e Su di superare le difficoltà con un dialogo sereno. Una risposta ancora più forte sulle intenzioni messe in campo arriva anche dall’approvazione con un solo astenuto, del regolamento congressuale. Preludio alla decisione di fissare la data del Congresso per il 14, 15 e 16 dicembre.
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