Logo San Marino RTV

Consiglio: i lavori riprendono nel pomeriggio. Resta da decidere la sorte della riforma tributaria

18 lug 2012
Consiglio: i lavori riprendono nel pomeriggio
Consiglio: i lavori riprendono nel pomeriggio
Riprendono nel pomeriggio gli interventi sulla situazione politica generata dalle dimissioni dei Segretario di Stato Casali e Morri che hanno, nei fatti, aperto la crisi di governo. Il dibattito vede 62 richieste di parola. Resta da decidere se avviare l’iter istituzionale della crisi dopo la messa al voto della riforma fiscale. I capigruppo delle forze che restano nel Patto propendono per questa ipotesi. Per le opposizioni, a cui si aggiungono le forze fuoriuscite dalla maggioranza – Nps e Moderati – passare all’esame della riforma, incluso l’ordine del giorno concordato tra governo e Csu, rappresenta una forzatura istituzionale. Resta da verificare la posizione del Psd che attende di vedere quali elementi emergeranno dal dibattito sulla crisi politica. Come sempre valuteremo, dice il capogruppo Claudio Felici, e ci prenderemo le nostre responsabilità. Dobbiamo dare segnali convincenti nelle sedi bilaterali e in quelle internazionali, ricorda. Se c’è ancora una disponibilità a trovare quell’equilibrio distrutto dalla commissione finanze, sottolinea, siamo in condizioni di votare questa riforma. Il Segretario di Stato per le finanze invita a capitalizzare il percorso fatto. Un cammino, ricorda, che ha visto la condivisione anche delle forze di opposizione e il Psd, in certi momenti, metterci la faccia. In questa collaborazione, sottolinea, ci sta anche la riforma tributaria, come esigenza che ha il Paese all'interno e per presentarsi all'esterno. Non è la riforma del sindacato, rimarca Valentini, ha visto coinvolgimento di tutto il Patto, delle forze economiche e sociali. Sono state modificate alcune cose che abbiamo cercato di riequilibrare, ma non si prendano a pretesto. Se lo si fa, sottolinea, significa che ci sono altre prospettive. Dice no alla riforma tributaria Enzo Colombini di Sinistra Unita che chiede alla maggioranza di prendere atto della fine della legislatura e di andare alle elezioni. Se ci sono delle iniziative concrete da intraprendere per l'esame Ocse di settembre, valutiamole, aggiunge. Con il concorso di tutti i partiti possiamo portarle in Consiglio. E mentre Federico Pedini Amati del psrs plaude alla “fine del governo delle meraviglie” Nicola Selva dell’Upr torna a indicare la scelta di un governo di emergenza per accompagnare il Paese a fine legislatura e prendere scelte urgenti e di prospettiva.

Sonia Tura

Riproduzione riservata ©