Slitta la nomina di Renato Clarizia a presidente di Banca Centrale. Il candidato del governo ha ottenuto 27 voti. E 27 preferenze sono andate a Biagio Bossone, il candidato occulto dell’opposizione. Nessuno infatti lo aveva ufficialmente presentate in gara con Clarizia. Un colpo di scena inaspettato che rischia di avere pesanti ripercussioni in seno alla maggioranza, che durante lo scrutinio ha perso 4 voti. Due sono andati direttamente all’opposizione e due si sono risolti in schede annullate perché non chiare. La Reggenza ha annunciato la sospensione del Consiglio alle 19 e 30 per riunire l’Ufficio di Presidenza. La nomina dovrebbe essere rimessa in votazione con la ripresa dei lavori notturni. Se il risultato dovesse essere lo stesso il Segretario alle finanze ha minacciato dimissioni immediate. Valentini non ha per il momento voluto commentare oltre, in attesa di verificare cosa succederà alla ripresa dei lavori. Durante il dibattito le contrapposizioni sono state soprattutto sul metodo e non sul candidato. L’opposizione, compatta, ha dichiarato che non avrebbe votato Clarizia perché la responsabilità di questa scelta deve rimanere in capo al governo che, per l’ennesima volta, non si è voluto confrontare con la minoranza. Questa nomina, accusa, assomiglia al tentativo di chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati. Con l’aria che tira, ha detto il capogruppo del psd, abbiamo pensato che sulla nomina del presidente di Banca Centrale si potesse ritrovare il senso dell’unità nazionale. Le dimissioni di Papi e Bossone hanno fortemente penalizzato i rapporti con Banca d’Italia. Si è anche ipotizzato un presidente sammarinese bilanciato da un direttore generale di alto profilo e autorevolezza nel rapporto con l’Italia. Questa possibilità c’è stata ma per il governo è stato un'altra occasione persa. Nessuno, replica il capogruppo della dc, ha posto il problema delle credenziali di Renato Carinzia. La scelta di non portare la nomina della seduta di novembre è stata fatta proprio per non imporre il nome in 24 ore ma per verificare le convergenze. E, ha aggiunto il Segretario per le finanze, negli ultimi mesi Banca Centrale ha fatto, pur in condizioni difficili, un grande percorso di accreditamento e di recupero di autonomia e autorevolezza.
Nel video le interviste a Simone Celli, Psrs; Federico Bartoletti, indipendente; Angela Venturini, Udm; Giovanni Lonfernini, DdC; Ivan Foschi, Su; Roberto Giorgetti, Ap; Nicola Selva, EpS; Maria Luisa Berti, Ldl; Claudio felici, Psd; Marco Gatti, Pdcs.
Sonia Tura
Nel video le interviste a Simone Celli, Psrs; Federico Bartoletti, indipendente; Angela Venturini, Udm; Giovanni Lonfernini, DdC; Ivan Foschi, Su; Roberto Giorgetti, Ap; Nicola Selva, EpS; Maria Luisa Berti, Ldl; Claudio felici, Psd; Marco Gatti, Pdcs.
Sonia Tura
Riproduzione riservata ©