Al centro della scena politica sammarinese è la legge sui 10 anni, passata ieri in tarda serata - in Consiglio - con 36 sì, 6 no e 15 astenuti. Si tratta del discusso progetto di legge definito “rottama-congressisti” che pone il limite dei 10 anni di mandato dei segretari di Stato. Una scelta che, nel dibattito, ha conquistato parole di favore di maggioranza e opposizione. Fiorini, tra i cinque promotori del provvedimento tra le file del Patto, ha ricordato che la battaglia su questo fronte è stata lunga e ha passato in rassegna le due istanze d’Arengo approvate all'unanimità, di cui il progetto di legge recepisce il principio. Sinistra Unita loda il provvedimento che contiene “uno sforzo per risolvere un problema endemico, come realizzare la democrazia vera e non il simulacro della democrazia”. I Ddc la riconoscono come necessaria per fa sì che la politica si possa rinnovare e colmare così le lacune dei partiti. I consiglieri del Patto fanno fronte comune. Gli intervenuti assicurano il voto favorevole. Alessandro Scarano, Pdcs, mette però in guardia: “Non si può pensare che questo provvedimento risolva tutti i problemi che il Paese sta attraversando”. E un monito è stato lanciato da Massimo Cenci, Nps, a tutti i presenti: “Su questa legge si misura la credibilità del Consiglio e dei suoi consiglieri”.
s.t.
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