E’ un’approvazione unanime quella del parlamentino del Partito dei Socialisti e dei Democratici al documento di programma del governo che sta per nascere e alla squadra che siederà in Congresso di Stato. Votato, al termine dell’assemblea nel quale è stato illustrato, sia nel contenuto e sia nel metodo adottato per la sua stesura, il programma di legislatura ha ottenuto il consenso di tutti gli aderenti al PSD - nessuno escluso - solo 6 astensioni in fase di votazione della delegazioni di Governo, ma sono quelle dei sei candidati Segretario di Stato, che per correttezza si sono astenuti dal votarsi. Dunque, anche in questo caso condivisione piena. Il documento contiene i punti sui quali dovrà articolarsi l’azione del nuovo esecutivo, traccia le priorità e gli obiettivi della prossima legislatura. A stilarlo le delegazioni delle tre forze della maggioranza, che hanno messo così nero su bianco non solo i progetti sui quali intendono impegnarsi, ma anche la linea politica della loro collaborazione. In testa a tutto la riforma della legge elettorale, 'la trasformazione maestra', quella cioè dalla quale tutto dovrà derivare, la linea di demarcazione – è stata definita dal Segretario del PSD, Mauro Chiaruzzi – 'fra il vecchio e il nuovo metodo della politica'. Grande spazio è riservato alla riforma della pubblica amministrazione, come pure alle relazioni esterne, e in particolare ai rapporti della Repubblica con la vicina Italia e con l’Unione Europea. Poi il rilancio del sistema produttivo e, per la prima volta si fa riferimento, in un programma di governo, alla questione “giochi della sorte”, con la volontà di mettere a punto una norma che regoli il gioco a San Marino, in tutte le sue espressioni.
Riproduzione riservata ©