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In Consiglio la relazione al bilancio 2006

11 dic 2005
In Consiglio la relazione al bilancio 2006
Il bilancio 2006 consolida e rafforza la situazione di pareggio dei conti pubblici, anche se è minima la riduzione della spesa corrente, la sua incidenza sul totale generale scende dello 0,62 % per cento. Le entrate aumentano dell’1,84 per cento gli investimenti si espandono fino ad un 4,15 % della spesa complessiva. Migliorata anche la situazione patrimoniale dello Stato, anche se crescono gli interessi passivi per i finanziamenti accesi e la quota capitale di debito, che influiscono negativamente sul lato della spesa corrente. Positiva l’istituzione del servizio di esattoria unica. Nel corso del 2005 sul fronte recupero delle somme pregresse, le cosiddette manoregie, le riscossioni ammontano a 10 milioni e 200 mila euro, mentre per il 2005 ad oltre 5 milioni e 500 mila euro per i ruoli di nuova emissione. Delicato il tema del rilancio del commercio e turismo: a fronte di richieste di ulteriori e generici incentivi, slegati da progetti di sviluppo e riqualificazione del settore, lo Stato ha preferito rispondere con uno stanziamento di 4milioni e 500 mila euro per tre anni a solo ed esclusivo sostegno delle categorie interessate. Nella relazione politico programmatica il 2006 può essere visto come l'anno del consolidamento della moderata ripresa economica. Risultano positivi i dati occupazionali, anche se aumenta il costo del lavoro, la produzione industriale e l’interscambio commerciale. Trend positivo - + 2,6 % - per l’importazione di beni e servizi, così come le esportazioni e ripartono seppur timidamente i consumi interni. La spesa delle famiglie per i consumi finali, dopo la flessione del 2002, registra un modesto incremento del + 0,6 %. Stabili la crescita dell’occupazione negli ultimi anni così come la contrazione della disoccupazione, nonostante le pesanti crisi aziendali abbiano compromesso circa 300 posti di lavoro.

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