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Consiglio: scontro al calor bianco durante il comma aggiuntivo sull'attuale situazione covid

In precedenza l'Aula aveva approvato a maggioranza il Bilancio; entrate ed uscite ammontano ora ad oltre 1 miliardo e 50 milioni di euro

22 dic 2020
Consiglio: scontro al calor bianco durante il comma aggiuntivo sull'attuale situazione covid

Sessione consiliare di fine anno che si chiude tra aspre polemiche su un tema di strettissima attualità, a seguito dell'inserimento – grazie all'unanimità dell'Aula - di un comma aggiuntivo fortemente voluto dalle opposizioni. Il Congresso è stato chiamato così a riferire sulla situazione covid – e le relative implicazioni politiche -, dopo lo choc dovuto all'improvviso inserimento del Titano, da parte dell'Italia, nella cosiddetta lista C, e la conseguente fortissima limitazione della mobilità che ne consegue. Un fatto che “ci ha sorpreso”, ha ammesso il Segretario agli Esteri, ma non ha certo aiutato – ha aggiunto Beccari – la notevole pressione mediatica sul tema delle differenze di approccio tra San Marino e l'Italia. Dobbiamo confrontarci sulla necessità di adottare misure più stringenti, anche guardando al mantenimento di una strategia comune con Roma. In questa seconda ondata abbiamo tenuto posizioni dissimili rispetto a quelle dei nostri vicini, ha riconosciuto il Segretario alla Sanità; sottolineando come in più occasioni ci si sia confrontati con la necessità di proteggere la salute pubblica e al contempo “tenere in piedi l'economia”. Ciavatta ha poi sottolineato come gli effetti in Repubblica delle due ondate pandemiche non siano comparabili. Difese allora le ragioni dei recenti decreti anticontagio: quello di novembre, con misure restrittive nelle scuole al fine di ridurre i contagi tra le fasce d'età più basse. E poi il 219, quello che insieme al coprifuoco allunga – fra le altre cose – gli orari di apertura dei locali nella notte di capodanno. Una scelta ragionata, ha sottolineato, proprio per evitare possibili assembramenti e controllare meglio la situazione. Ciavatta si è dichiarato insoddisfatto per l'attuale andamento della pandemia; siamo in una “fase di stallo”, ha detto; e questo periodo festivo - ha concluso - è un'opportunità da cogliere per organizzare un'ulteriore stretta, in vista della campagna vaccinale

Durissime le reazioni delle Opposizioni – da RF a Libera, al MIS -, che hanno puntato il dito innanzitutto contro la gestione mediatica dell'emergenza da parte di membri dell'Esecutivo, citando ad esempio la vicenda Sgarbi; alcune dichiarazioni del Segretario Ciavatta – ad esempio quelle in merito a “vaccini e cure a pagamento” -; la promozione del Natale delle Meraviglie. Contestatissimo anche quello che è stato definito ironicamente il “decreto salvabrindisi”. Una provocazione, è stato detto, mentre l'Italia e l'intera Europa si blindavano. E anche tra le fila della maggioranza non è mancato chi, come Valentini, DC, si è mostrato fortemente preoccupato: l'emergenza economica – ha detto – non può farci diventare pericolosi da un punto di vista del contagio; ma è un motivo in più per cercare una collaborazione. Diverso l'approccio di Nicolini, Rete, che rivolto alle Opposizioni ha chiesto quale vantaggio vi sia nel “puntarci da soli la pistola alle tempie”.

Sessione di fine anno – per il resto - incentrata quasi interamente sulla finanziaria; approvata infine con 35 voti favorevoli, 14 contrari e nessun astenuto. Nessuna sorpresa, dunque. Bilancio previsionale 2021 parzialmente rivisto, rispetto alla prima lettura: entrate ed uscite ammontano ad oltre 1 miliardo e 50 milioni di euro. Da segnalare, nelle dichiarazioni di voto, il riconoscimento, da parte delle compagini di Maggioranza, del contributo fornito dalle Opposizioni, che hanno preferito all'ostruzionismo la via delle proposte. Forze di minoranza che hanno comunque ribadito forti perplessità e preoccupazioni per i contenuti del testo approvato.  



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