Sono in vista novità importanti ma dal governo bocche cucite e nessuna anticipazione. In Congresso di Stato i Segretari agli esteri Valentini e alle finanze Capicchioni hanno fatto il punto sulle evoluzioni degli ultimi accordi internazionali, in primis quello siglato a Berlino ma anche gli sviluppi sul fronte Bruxelles, sui rapporti con il Mef e il memorandum fra le due Banche Centrali. Fronti tutti collegati per il completo riposizionamento internazionale della Repubblica e su cui, per riservatezza ma anche per scaramanzia, nessuno dice di più. L'Esecutivo tornerà al lavoro lunedì, anche in vista della riunione dell'Ufficio di presidenza che venerdì dovrà fissare data e ordine del giorno della prossima sessione del Consiglio Grande e Generale. Una riunione dell'Aula che vedrà protagonista soprattutto il bilancio dello Stato definito “leggero” da maggioranza e opposizioni ma con chiavi di lettura completamente diverse. I numeri raccontano che per il 2013 si registra un disavanzo di 17 milioni e 139 mila euro a fronte di un preventivo di quasi 34 milioni. Merito dei tagli alla spesa ma anche del maggior gettito del conguaglio Igr: sono stati incassati 13 milioni e mezzo rispetto agli 8 stimati. Il disavanza 2014 è stimato in 14 milioni e 932 mila euro. 30 milioni in 3 anni destinati agli investimenti, nessun aumento fiscale e nessun provvedimento straordinario. Per garantire la liquidità dello Stato è prevista l'accensione di un finanziamento erogato dalle banche sammarinesi, a copertura del disavanzo 2013 e anticipo 2014. Politica e inchieste giudiziarie torneranno ad intrecciarsi con l'uscita di scena dalle fila del gruppo consiliare dell'Upr di Pier Marino Mularoni mentre, fuori dall'Aula, si guarda alle dimissioni di Simone Celli dalla guida del partito socialista. L'ex segretario ha puntato il dito su avversari politici – e non solo – esterni ma anche interni al partito. E ha parlato di una azione di sciacallaggio, congegnata dai vecchi manovratori che, orfani del potere , cercano di distogliere l'attenzione da questioni ben più rilevanti. Accuse che, soprattutto per quanto riguarda i nemici interni, erano arrivate pochi giorni fa anche dal segretario della dc Marco Gatti.
Sonia Tura
Sonia Tura
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