Gli esponenti dell'Unione per la Repubblica tirati in ballo nella vicenda del conto Mazzini passano al contrattacco ed avvisano di aver provveduto, tramite i loro avvocati Maurizio Simoncini e Maria Selva, al deposito di un esposto denuncia contro, scrivono, “l'illecita pubblicazione e divulgazione di fatti e circostanze coperti da particolari vincoli di segretezza investigativa”. Pier Marino Menicucci, Cesare Gasperoni e Giovanni Lonfernini, aggiungono, “riconfermano totale fiducia nell'azione che la magistratura saprà portare avanti”, ed hanno prodotto separati atti di costituzione di parte civile diretti al risarcimento dei danni materiali, morali e di immagine “ingiustamente patiti e patiendi a causa della indebita propalazione di quelle notizie”.
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