L’aula del Consiglio Grande e Generale torna ad infiammarsi quando si parla delle tre istanze sulla frequentazione di corsi di storia del pensiero religioso per gli studenti delle superiori esonerati dall’ora di religione, sulla rimozione dei simboli religiosi dai luoghi pubblici e sull’ esclusione del finanziamento pubblico per eventi promossi da movimenti ecclesiali. Un dibattito solo iniziato e che si è dovuto interrompere a mezzanotte visto il numero di consiglieri iscritti a parlare. Circa 25. In aula a contrapporsi i pro e i contro alle istanze. Pasquale Valentini ha criticato l’ attacco alla tradizione cristiana nei suoi segni e nelle sue forme. Implica un non riconoscimento del fatto che la tradizione cristiana ha permeato la storia della nostra comunità per cui non sarebbero comprensibili le principali istituzioni e gli ordinamenti che governano il nostro paese. Problema pretestuoso quello dell’ora di religione: sono solo 9 i ragazzi su 531 che hanno chiesto l’esonero. Di tutt’altro tono l’intervento di Vanessa Muratori che ha criticato chi si e’ scagliato addosso ai firmatari delle istanze, come se costituissero un pericolo. E’ pericoloso per San Marino l’atteggiamento che sta tenendo la Chiesa, citando l’ omelia del Vescovo Luigi Negri durante la messa del primo ottobre: 'in diversi passaggi – ha ricordato la Muratori - parla del potere dello stato che ha radici divine per cui la sovranità dello stato appartiene a Dio, rispondo citando la carta dei diritti per la quale la sovranità appartiene al popolo'. L’argomento proseguirà nella prossima seduta consiliare. Mentre questa va in archivio con l’approvazione delle leggi all’ordine del giorno, le ultime delle quali sulle disposizioni in materia di sicurezza degli impianti e sull’elenco dei manufatti o immobili con valore di monumento. La successiva ratifica dei decreti reggenziali, riguardanti il calendario venatorio per il 2005 – 2006 e l’aggiornamento dell’assegno di studio e di merito, l’ aggiornamento della composizione delle commissioni consiliari. Ratificati anche gli accordi per lo stabilimento delle relazioni diplomatiche con Eritrea, Timor-leste, Nepal e Singapore.
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