A partire dalle nove di questa mattina la Reggenza incontra le forze politiche rappresentate in Consiglio Grande e Generale per le consultazioni che preludono al conferimento del mandato esplorativo per la formazione del nuovo governo. La decisione intorno alla mezzanotte di ieri, a conclusione del lungo dibattito consigliare sulla crisi di governo. L’assemblea ha preso atto delle dimissioni delle delegazioni dei due partiti, revocato l’incarico di sindaci di governo, consiglio dei XII e commissioni di nomina consigliare. I titolari di questi organismo sono tenuti a svolgere la sola ordinaria amministrazione
Respinto l’ordine del giorno presentato da Popolari, Sammarinesi per la Libertà, Alleanza Nazionale e Partito Socialista Nuova San Marino, con 11 voti a favore e 41 contrari. Il Documento chiedeva di avviare l’iter istituzionale per le elezioni anticipate. E di fatto sul questo aspetto si è articolato l’intero dibattito parlamentare: da un lato le opposizioni che invocano il ricorso anticipato alle urne, dall’altra le tre forze che hanno registrato invece le convergenze necessarie per la costituzione di un nuovo governo, che abbia il carattere della straordinarietà, che sia un esecutivo di svolta, nei metodi e negli obiettivi. Sul rinnovamento il partito dei Democratici pone una precisa condizione: non parteciperemo ad alcun governo – chiarisce il Capogruppo, Robeto Bucci – che non garantisca rinnovamento. Un dibattito consigliare che ha definitivamente chiarito anche la posizione di Rifondazione Comunista, che ha sciolto la sua riserva abbandonando il tavolo della trattativa e tirandosi fuori dalla maggioranza.
Chiusa la fase della crisi e dichiarato esaurito il governo DC PSS, si apre adesso la fase della formazione. Dopo i colloqui della Reggenza di questa mattina toccherà al partito di maggioranza relativa, al quale presumibilmente sarà affidato il mandato esplorativo, consultarsi con le altre forze politiche e poi chiedere il mandato ufficiale se ravviserà le condizioni per la formazione del nuovo governo.
Respinto l’ordine del giorno presentato da Popolari, Sammarinesi per la Libertà, Alleanza Nazionale e Partito Socialista Nuova San Marino, con 11 voti a favore e 41 contrari. Il Documento chiedeva di avviare l’iter istituzionale per le elezioni anticipate. E di fatto sul questo aspetto si è articolato l’intero dibattito parlamentare: da un lato le opposizioni che invocano il ricorso anticipato alle urne, dall’altra le tre forze che hanno registrato invece le convergenze necessarie per la costituzione di un nuovo governo, che abbia il carattere della straordinarietà, che sia un esecutivo di svolta, nei metodi e negli obiettivi. Sul rinnovamento il partito dei Democratici pone una precisa condizione: non parteciperemo ad alcun governo – chiarisce il Capogruppo, Robeto Bucci – che non garantisca rinnovamento. Un dibattito consigliare che ha definitivamente chiarito anche la posizione di Rifondazione Comunista, che ha sciolto la sua riserva abbandonando il tavolo della trattativa e tirandosi fuori dalla maggioranza.
Chiusa la fase della crisi e dichiarato esaurito il governo DC PSS, si apre adesso la fase della formazione. Dopo i colloqui della Reggenza di questa mattina toccherà al partito di maggioranza relativa, al quale presumibilmente sarà affidato il mandato esplorativo, consultarsi con le altre forze politiche e poi chiedere il mandato ufficiale se ravviserà le condizioni per la formazione del nuovo governo.
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