La DC intende guardarsi dentro e riprendere il timone della politica, in questi ultimi tempi prevalentemente orientato a risolvere una situazione contingente. Quale migliore occasione di una conferenza politica, un appuntamento cioè di largo respiro che si chiuda con una risoluzione che rimarchi la linea politica? La decisione arriva dalla direzione democristiana, che preso atto della situazione politica generale ma soprattutto delle vicende interne, ritiene sia arrivato il momento di diradare qualche nebbia che negli ultimi mesi si è manifestata. In casa DC, vale la pena di ricordare, si è assistito per la prima volta alla creazione di correnti, anche se ognuna delle componenti ha precisato di non volersi definire una fronda interna. Fra Ala Aggregante, Area Sociale, ex leader in aperto dissenso con l’attuale dirigenza, ce n’è abbastanza per favorire un chiarimento. Critiche e proposte cioè potranno trovare spazio in questa conferenza la cui celebrazione è al momento solo abbozzata. Intanto il PDCS ha provveduto alle nomine negli organismi previsti dall’accordo di Governo. Confermate le voci che davano Pasquale Valentini come rappresentante nel Gruppo di Coordinamento, decise le persone che sederanno nelle sei sedi di confronto. Fra queste i presidenti dei dipartimenti interni della DC a conferma - spiega l’Ufficio di Segreteria – della volontà di rafforzare l’operato del nuovo governo. Ma dalla direzione il messaggio più forte che arriva è quello di un ritorno al confronto diretto con la propria base, con la società più in generale. In questi mesi ci si è concentrati sulla risoluzione di una lunga crisi, di una perdurante instabilità; adesso è arrivato il momento di riannodare quel rapporto fondamentale con la base. In programma una serie di incontri nelle sezioni, momenti di confronto pubblico, il via alla campagna di tesseramento annuale che partirà tra pochi giorni.
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