Alle battute finali l'esame del decreto sull'atto organizzativo dell'Iss che ha già impegnato l'aula, per oltre 15 ore, fin dalla seduta di ieri mattina. Il provvedimento definisce, in sostanza, la dotazione organica e l'organizzazione dei servizi dell'Istituto Sicurezza Sociale, a 14 anni dall'ultimo aggiornamento.
Insieme all'Assestamento di Bilancio e al Decreto sulla cogenerazione era uno dei dossier più attesi e complessi della lunga sessione consiliare e il dibattito ha evidenziato, oltre ad una netto contrasto tra maggioranza e opposizione, anche una vivace dialettica in maggioranza: Alleanza Riformista in più occasioni ha espresso posizioni disallineate rispetto agli alleati di Governo, arrivando a chiedere ai Capitani Reggenti di pensare bene se apporre la firma per la promulgazione del decreto valutandone la legittimità visto che – ha affermato Denise Bronzetti - “l'errata corrige, non è una errata corrige”, così come rimarcato da tutti i partiti di minoranza, poiché l'errore, nella prima versione del decreto, non era materiale, ma sostanziale.
Posizione che ha suscitato la reazione di Luca Boschi di Libera che ha evocato anche la possibilità di una verifica di Governo. Opposizioni, invece, compatte, nel sostenere che il decreto sull'Istituto Sicurezza Sociale, sia frutto di logiche clientelari, “per fare posto agli amici”, e operi scelte che peggiorano l'offerta dei servizi sanitari e socio-sanitari. Critiche alla Dc, inoltre, per aver diramato un comunicato stampa, a metà pomeriggio, dando per già ratificato il decreto, prima del voto finale.
“Un errore dell'agenzia di comunicazione della Dc e ce ne scusiamo” ha precisato il vice-segretario Manuel Ciavatta. Dalle opposizioni accuse di incoerenza a Libera per aver ceduto alla Democrazia Cristiana – dopo aver cavalcato i problemi della sanità in campagna elettorale - senza neppure aver raggiunto l'obiettivo, dichiarato, della rimozione del Direttore Generale Iss Bevere e del Comitato Esecutivo. Alla chiusura della seduta, alle 19:30 circa, mancavano da esaminare, quattro emendamenti di Rf e un paio del Governo. La sofferta ratifica del decreto sull'atto organizzativo Iss, arriverà dunque, verosimilmente, nella seduta consigliare di domani mattina.