“Meglio tardi che mai”. Per il Presidente di Alleanza Popolare, Mario Venturini, la divulgazione della registrazione dell’ex Amministratore di Cassa di Risparmio, Mario Fantini è un fatto tardivo. “Quando si subiscono pressioni indebite – commenta – è normale denunciare subito il fatto”. Per Venturini è insolito girare con un registratore in tasca, come nei film americani, così come il fatto che Fantini solo oggi abbia ritenuto di presentare questi elementi alla Procura di Forlì. “Se vi sono stati atti di malversazione – aggiunge l’esponente di AP - è bene segnalare tempestivamente ogni cosa alla magistratura, anche sammarinese, per fare chiarezza e individuare le responsabilità. Il resto sono polemiche inutili di cui il Paese non ha bisogno”. Se Fantini – aggiunge Venturini - dopo aver portato Cassa di Risparmio in una situazione patrimoniale molto difficile con scelte imprenditoriali pericolose, disattendendo precise indicazioni dell’autorità di vigilanza, è convinto di essere stato oggetto di pressioni che possano essere addirittura reati penali, allora faccia il suo dovere e dica tutto alla magistratura, chiunque siano i protagonisti della vicenda”. L’opposizione torna a chiedere chiarezza e vuole conoscere i nomi dei Segretari di Stato chiamati in causa da Fantini. L’ex amministratore delegato di Cassa di Risparmio, sottolinea il Psd, conferma il memoriale Ghiotti e l’esistenza di una registrazione che riguarda le pressioni di due Segretari di Stato per acquistare le azioni Delta di Sopaf a un prezzo maggiorato di 15 milioni di euro e tramite modalità inusuali, tirando in ballo anche Tremonti. E’ ora che emergano i nomi, e che anche a San Marino qualcuno chieda di acquisire la registrazione. I Democratici di Centro si chiedono perché il Congresso di Stato non abbia immediatamente conferito un mandato all’autorità giudiziaria per accertare i fatti ed evidenziano come sarebbe invece opportuno approfondire i contenuti del colloquio registrato, valutare il mandato effettivo dei due Segretari citati, come pure il percorso che ha portato all’accordo con la Sopaf . L’esecutivo – scrivono i DDC - oggi è inerme di fronte alla crisi economica ed in preda a una forte crisi di credibilità e con una questione etica che inizia a farsi avanti, richiamata ultimamente anche dagli stessi Capitani Reggenti.
Sergio Barducci
Sergio Barducci
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