Il Partito dei Socialisti e dei Democratici punta il dito sulle vicende legate all’affare Delta-Sopaf e, in particolare, sui Segretari di Stato chiamati in causa dalle registrazioni di Mario Fantini. "Gatti – scrive in una nota – conferma e giustifica tutto con l’interesse del Paese. Ma se questo interesse doveva essere la chiusura degli accordi con l’Italia e la composizione delle vicende di Cassa di Risparmio, evitando le azioni giudiziarie, nessuno di questi obiettivi è stato raggiunto". Il Psd contesta duramente anche il segretario agli Esteri. “E’ certamente originale – scrive – che dall’Estremo Oriente si sia scomodato per replicare precipitosamente e nervosamente al Comitato del Referendum sull’Europa, mentre ritiene di non avere nulla da dire sulla vicenda di cui tutto il Paese parla”. "Ancora più originale – aggiunge il Psd – è che di fonte ai rilievi di Fantini circa la gravità delle richieste e la configurazione di reati pesanti il segretario agli Esteri, già giudice alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo – continua la nota del Psd – non abbia saputo, voluto o potuto opporre nient’altro che il proprio significativo e colpevole silenzio".
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