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Le diverse reazioni all'esito elettorale

13 nov 2008
Statua della Libertà
Statua della Libertà
Di Governo spendibile negli uomini chiamati a rappresentarlo parla Alleanza Popolare, che ricorda le ragioni che l’hanno spinta a scegliere il Patto per San Marino, nel quale si è impegnata insieme agli alleati proprio per questo obiettivo e per dare sostanza all’azione dell’esecutivo attraverso atti responsabili della legalità e dei cittadini. La Lista della Libertà rassicura circa la sua attivazione per attuare il programma di Governo approvato dagli elettori. “Siamo consapevoli – aggiungono – delle responsabilità che ci attendono e che andremo ad assumere nei diversi ruoli istituzionali e politici, con impegno e senso dello Stato”.
Chi non ha gradito l’esito elettorale è l’esponente di Arengo e Libertà, Germano Bollini, che ricorda come gli sia stato proposto di candidarsi in un progetto di rinnovamento della politica e per una nuova fase istituzionale. “Dai risultati – scrive – devo rilevare che più di un rinnovamento mi sembra un’evidente restaurazione”. Si rammarica, Bollini, di non avere la possibilità di fornire il proprio contributo di idee e di aver speso la propria “immagine e credibilità – scrive in una nota – per il mero scopo della raccolta di voti. Nei prossimi giorni – conclude – valuterò la mia posizione all’interno della coalizione”.
Critiche sul tema del rinnovamento arrivano anche dai Democratici di Centro, che parlano di termini abusati dal Patto per indurre i cittadini a votarlo. “Oggi – scrivono in una nota – si rivela un imbroglio per mascherare una restaurazione annunciata. Il sostegno, neppure tanto nascosto, del Vescovo e il soccorso dei potentati economici, in particolare alla lista tripartita - concludono nella nota - hanno scritto una storia dal finale scontato”.

Sergio Barducci

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