La firma sull’accordo di cooperazione economica, nella giornata di domani, è cosa oramai certa. In queste ultime ore i tecnici stanno lavorando alla rifinitura del testo e domani sera, come previsto, i due responsabili della politica estera apporranno le loro firme sotto il documento. Lo stesso avverrà per l’ultima nota che riguarda l’utilizzo da parte di San Marino dell’Aeroporto Federico Fellini, la sua internazionalizzazione, frenata fino ad ora per una serie di ragioni. Manca invece qualche passaggio per completare il testo dell’accordo sulla collaborazione in campo finanziario, che sarà posticipato di qualche settimana. Troppo breve il lasso di tempo a disposizione per perfezionare tutti gli aspetti tecnici. Ma l’intesa politica c’è ed entro aprile potrà essere sottoscritta. Il Congresso di Stato ha preso atto con soddisfazione degli sviluppi di una intensa trattativa, che ha portato a risultati che fino ad un mese fa erano lontani. Passi avanti – spiegano i Segretari agli Esteri Antonella Mularoni e alle Finanze Gabriele Gatti – si stanno facendo anche per l’accordo contro le doppie imposizioni fiscali, fermo dal 2002 per la richiesta italiana di rispetto del modello OCSE 2005 e in particolare l’articolo 16 sullo scambio di informazioni. Nel frattempo l’Esecutivo ha mantenuto i contatti anche con l’OCSE, dopo la lettera inviata al Segretario Generale, Angel Gurrìa. La situazione è fluida – ha spiegato il Segretario agli Esteri - non è chiaro che cosa deciderà il G20 del 2 aprile a Londra, se sarà cioè stilata o meno la ventilata black list. Per quel che ci riguarda – aggiunge – abbiamo fatto il possibile per continuare ad essere considerati paese collaborativo, e siamo convinti che sarà così”.
Sergio Barducci
Sergio Barducci
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