La ratifica della convenzione contro le doppie imposizioni fiscali, non solo agevolerà i rapporti economici tra i due Paesi ma definirà una base giuridica di riferimento per gli operatori economici, protagonisti dell'interscambio commerciale e finanziario con San Marino. Lapo Pistelli, Vice Ministro degli Esteri, spinge in Commissione per l'approvazione in tempi rapidi della convenzione tanto attesa sul Titano. Ricorda come questo ultimo atto aprirebbe la strada alla cancellazione di San Marino dalla black list collegata al decreto-incentivi del Ministero dell'economia e della finanze, e mette in evidenza come favorirebbe anche la definizione di un'intesa sul trattamento fiscale dei circa 6000 lavoratori frontalieri italiani a San Marino. Il numero 2 della Farnesina mette l'accento anche sui riconoscimenti internazionali che la Repubblica di San Marino può vantare oggi, dopo aver perseguito e raggiunto un deciso e rigoroso adeguamento agli standard europei. “Progressi in campo normativo – dichiara l'onorevole Pistelli - acclarati nell'autunno 2011 con le positive valutazioni internazionali del Moneyval del Consiglio d'Europa e del Global Forum dell'OCSE”. Ma in commissione esteri è stato praticamente un plebiscito di riconoscimenti verso il Titano. A partire dal relatore, Tiziano Arlotti, del PD, passando dal Leghista Gianluca Pini o da Guglielmo Picchi, del PdL, che hanno fatto presente l'importanza della cancellazione di San Marino dalla black list. Tempi rapidi sollecitati anche da Pia Elda Locatelli, del gruppo Misto e Vincenzo Amendola del PD, insieme a Mario Marazzitti della Lista Monti e Edmondo Cirielli di Fratelli d'Italia. Concorda anche il grillino Carlo Sibilla che chiede di approfondire l'argomento pur senza rallentarne l'iter, così come Arturo Scotto di Sinistra Ecologia e Libertà. Il presidente della Commissione, Fabrizio Cicchitto, ha inviato tutto alle Commissioni Affari costituzionali, Bilancio e Finanze, per esprimere i rispettivi pareri e rimandato la continuazione dell'esame del provvedimento ad una prossima seduta.
Sergio Barducci
Sergio Barducci
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