"Claudio Felici merita sicuramente attenzione e rispetto politico e umano per la scelta compiuta. Non era nè doveroso nè scontato ma sicuramente opportuno dimettersi nel momento in cui all'interno della stessa maggioranza vi fossero perplessità sul contesto che sta montando. Felici ha fatto la scelta giusta, motivandola nonostante il momento non facile davanti alla tv di bandiera, mettendoci la faccia. Il tutto in attesa di qualcosa che - se, forse e quando - arriverà da parte della magistratura sammarinese. Giusto così, in un momento difficilissimo ma potenzialmente straordinario, di svolta, che sta vivendo la Repubblica. Uscita finalmente dalla black list, prossima ad entrare nella white list, San Marino ha recuperato oggi un potere contrattuale con l'Italia e un rispetto internazionale in questo momento vitali. "Paiono traversie e sono opportunità", scriveva Giovan Battista Vico quattro secoli fa e se lo ricordava continuamente in carcere un antifascista come Vittorio Foa.
Nelle prossime settimane San Marino ha infatti una serie di opportunità internazionali tanto importanti da poter segnare un futuro nuovo e positivo. Per inciso, a proposito di black list, gli storici fra trenta o quaranta anni ricorderanno bene chi ha contribuito maggiormente con normative fiscali adeguate e aggiornate alla uscita della black list e sicuramente il nome di Claudio Felici, in quel contesto - comunque sia - sarà fra quelli più ricordati. Momento molto particolare dunque. Lo coglie perfettamente la Chiesa con la sua esperienza e i suoi sensori sul territorio. Scende in campo con la discrezione incisiva che ormai ci ha insegnato a conoscere, lo stesso Vescovo. Messaggio che pur rispettando la laicità della Repubblica - libera Chiesa in libero Stato, resta un concetto chiave comunque opportuno per tutti - dà un solido contributo di speranza e di coraggio. Perchè è il coraggio di credere nel futuro quello di cui abbiamo più bisogno tutti, a San Marino come ovunque in questo Occidente sconvolto e confuso dall'11 settembre 2001 e non solo da questo.
Rigenerare un tessuto sociale, con le varie trame di questo tessuto che proprio nella loro diversità ne rappresentano l'unicità e la bellezza, diventa prioritario. Come sempre, il problema è il "come" ma i cosiddetti giusti (che non sono i giustizialisti e i forcaioli), le donne e gli uomini di buona volontà, coloro che conoscono l'importanza del rigore e della comprensione, che sono pronti a privilegiare la comunità a se stessi, tutti costoro anche a San Marino come ovunque ci sono.
La rigenerazione passa necessariamente da tutti ma comincia da loro".
Carlo Romeo, Dg San Marino Rtv
Nelle prossime settimane San Marino ha infatti una serie di opportunità internazionali tanto importanti da poter segnare un futuro nuovo e positivo. Per inciso, a proposito di black list, gli storici fra trenta o quaranta anni ricorderanno bene chi ha contribuito maggiormente con normative fiscali adeguate e aggiornate alla uscita della black list e sicuramente il nome di Claudio Felici, in quel contesto - comunque sia - sarà fra quelli più ricordati. Momento molto particolare dunque. Lo coglie perfettamente la Chiesa con la sua esperienza e i suoi sensori sul territorio. Scende in campo con la discrezione incisiva che ormai ci ha insegnato a conoscere, lo stesso Vescovo. Messaggio che pur rispettando la laicità della Repubblica - libera Chiesa in libero Stato, resta un concetto chiave comunque opportuno per tutti - dà un solido contributo di speranza e di coraggio. Perchè è il coraggio di credere nel futuro quello di cui abbiamo più bisogno tutti, a San Marino come ovunque in questo Occidente sconvolto e confuso dall'11 settembre 2001 e non solo da questo.
Rigenerare un tessuto sociale, con le varie trame di questo tessuto che proprio nella loro diversità ne rappresentano l'unicità e la bellezza, diventa prioritario. Come sempre, il problema è il "come" ma i cosiddetti giusti (che non sono i giustizialisti e i forcaioli), le donne e gli uomini di buona volontà, coloro che conoscono l'importanza del rigore e della comprensione, che sono pronti a privilegiare la comunità a se stessi, tutti costoro anche a San Marino come ovunque ci sono.
La rigenerazione passa necessariamente da tutti ma comincia da loro".
Carlo Romeo, Dg San Marino Rtv
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