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Elezioni 2024, pubblicate le preferenze: ecco chi è fuori e dentro dall'Aula

Nella fotogallery i voti presi da ogni candidato alla tornata elettorale

11 giu 2024
Nel servizio l'intervista al SdS Gian Nicola Berti
Nel servizio l'intervista al SdS Gian Nicola Berti

Notti insonni, verifiche incrociate. Un iter travagliato quello di fatto conclusosi intorno alla mezzanotte di ieri; quando è terminata la seduta-fiume dell'Ufficio Centrale Elettorale. Dopo un vaglio attento, dei verbali di chiusura dello scrutinio, il crisma dell'ufficialità ai risultati di una tornata caratterizzata da alcune difficoltà.

Nelle scorse ore rumors di problemi, ad un seggio, legati alla presunta mancata timbratura previa delle schede elettorali. Quanto alle possibili conseguenze, c'era chi aveva ipotizzato eventuali rischi – per RETE – riguardo il superamento della soglia di sbarramento. "Dal nostro punto di vista il problema non è in questi termini" - ha spiegato il Segretario di Stato agli Interni -; "c'è stata una dimenticanza, ma il Presidente di seggio ha cercato di sanarla nel modo migliore possibile". Gian Nicola Berti ha poi espresso un'opinione personale: "ho dato un'occhiata" - ha detto - "alle proporzioni delle percentuali di quel partito in quel seggio e non credo assolutamente che questo eventuale ricorso e nullità di queste schede vada ad influire sul superamento o meno della soglia".

Già assodati – al netto di ciò - i risultati delle varie liste. Nella tarda mattinata odierna la pubblicazione, sul sito istituzionale, anche delle preferenze: dato rivelatosi più complesso da cristallizzare. Ieri era circolata una sorta di anteprima; non ufficiale, ma evidentemente ritenuta attendibile dalle forze in campo. A stretto giro infatti una serie di reazioni. “Fuori”, dal Consiglio che verrà, alcuni dei protagonisti dell'ultima Legislatura: candidati dal prestigioso cursus honorum, che parlano ormai al passato – anche sui social - della propria esperienza politica, come fosse un commiato.

Da Marco Nicolini – che ha posto l'accento su quanto fatto a Strasburgo, prima come consigliere di RETE, poi del PDCS – ad Andrea Zafferani, RF; “tempo di pensare ad altro”, ha scritto, dopo aver ricordato il proprio impegno in Aula. Alessandro Mancini, AR, ha definito una “magnifica avventura” il proprio percorso parlamentare; sottolineando al contempo come rimanga “come prima e più di prima” al servizio del Paese.

Diverse - in questa tornata - le sorprese, le esclusioni “eccellenti”. Come Eva Guidi – centrale nelle dinamiche di Libera -; o Roberto Ciavatta: figura carismatica nella storia di RETE. A fronte di ciò si apprestano a tornare nell'agone politico altre persone con ruoli istituzionali importanti alle spalle.

Paradigmatico il caso di Repubblica Futura; con l'elezione di Antonella Mularoni e della “new entry” Enrico Carattoni.

Nel servizio l'intervista al SdS Gian Nicola Berti

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