Nel surreale silenzio politico di questo fine legislatura, c'è chi si avvicina. Archiviato per il momento – seppur con amarezza - il progetto di aggregazione socialista con il Psd, il dialogo tra Ps e Libera si fa più intenso. Già a metà ottobre la Direzione del Garofano aveva indicato come necessario il confronto con Ciacci e i suoi sul piano strategico e programmatico.
Detto fatto: ieri le due forze si sono nuovamente sedute al tavolo per verificare punti di convergenza anche in chiave elettorale. “Abbiamo sempre lavorato per allargare l'area di riferimento – commenta il Segretario di Libera - quindi guardiamo anche al Partito Socialista, in un'ottica inclusiva, senza primogeniture e puntando a progetti concreti”. Con l'avvicinarsi del voto iniziano a circolare le prime proiezioni e si fa anche più attuale la partita delle alleanze.
Libera e PS verso la lista unica? “Al momento è prematuro" – risponde Ciacci - “Certo è che il quadro della sinistra va semplificato e ulteriormente organizzato anche in chiave governativa. Ma a differenza di altri – provoca - non siamo per i cartelli elettorali”, rimarcando l'importanza di misurarsi sulle cose da fare. Ed è proprio su progetti e battaglie comuni che si è svolto l'incontro di ieri, partendo da sanità, sviluppo economico, temi sociali.
All'attenzione anche l'emergenza “Caro Vita”: “Il Governo non risponde a nessuno”, scrive oggi Libera, che chiede da tempo un incontro urgente per affrontare quella che definisce una "priorità assoluta" per le famiglie sammarinesi, “che nell’ultimo anno hanno visto aumentare i costi fissi mensili di oltre 600 euro”. “Pensiamo che il prossimo governo – continua Ciacci - debba essere più riformista e progressista di quello attuale, immobile e inconcludente, che preferisce belle bugie alla dura verità, che va affrontata con idee chiare e scelte precise”.
Augusto Casali rimarca la vicinanza con Libera su diversi temi, al centro di iniziative comuni. “In vista delle elezioni – spiega – si fanno ragionamenti in chiave elettorale e gli ultimi incontri ci avvicinano molto ad un possibile accordo politico”.