Intanto arrivano le prime reazioni dalla politica. Si dice soddisfatta la Dc, che si conferma primo partito con il 26% dei seggi in consiglio. Si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa e rileva il fallimento di chi puntava ad annullarla o renderla ininfluente. Il PDCS – scrive - si conferma partito di riferimento. Risultato importante, ottenuto in un clima di disaffezione e di distacco dalla politica che ha favorito il voto di protesta. L'ottimo risultato di Rete è “forte segnale che va ascoltato”. Guardando al ballottaggio, parla di alleati con ancora tanta strada da recuperare -, pena una instabilità pericolosa per il Paese. Si dice soddisfatto anche il Psd. 'Le urne – si legge in una nota - ci hanno dato ragione, il partito ha tenuto'. Ritiene confermata la validità del progetto politico a scapito di chi ha scelto di andarsene, sconfessando un partito legittimato. Ora si deve andare avanti nel segno della coesione, dell'efficienza e della velocità”. Civico 10 guarda ad una sfida ora possibile: costruire un progetto politico capace di concretizzare le istanze di cambiamento, basate su un forte rinnovamento dei metodi e delle persone. Dà inoltre prova di fair play congratulandosi con le due liste più votate, PDCS e RETE. Ed auspica di poter collaborare con entrambe su temi cruciali per il paese, indipendentemente dal risultato finale.
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