Quella grande quantità di emendamenti - sostiene – miravano solo a mettere in difficoltà il Governo ma così non è stato. Le 4 forze della coalizione ribadiscono che quella discussa in aula non era una finanziaria ma una legge di bilancio, un documento contabile di sostegno ai progetti e gli interventi concordati con le categorie economiche e sociali. Una legge nata – ribadisce l’esecutivo – in un momento di crisi politica, difficile e delicato; un atto di responsabilità che da risposte serie e concrete al Paese. Comprensibili gli atteggiamenti delle opposizioni ma non condivisibili. Per la prima volta si sono presentati così tanti emendamenti, alcuni dei quali giudicati dalla maggioranza inopportuni e superflui, ma per la prima volta il Governo ha chiesto di sospendere la seduta per approfondire i contributi della minoranza. Un atto di sensibilità. Nello specifico la legge di bilancio viene definita responsabile e densa di innovazioni, per consentire di fornire al sistema strumenti di sostegno nello sviluppo globale e nella modernizzazione. Gli esponenti della coalizione snocciolano i dati e rilevano gli aspetti qualificanti del provvedimento economico, raggiunti – evidenziano – senza alcun aggravio di carattere fiscale e tributario. Per la spesa corrente si concretizza un contenimento ed una riduzione dell’1,66 per cento; per gli investimenti vengono destinati 60 milioni di euro, 15 milioni in più rispetto all’esercizio 2006; poi i provvedimenti per lo sviluppo economico: per l’imprenditoria, per il commercio e il turismo, per la riqualificazione del centro storico, la partecipazione all’esposizione universale di Shangai, il risparmio energetico. E ancora le ingenti risorse per i servizi sociali: quasi 53 milioni per l’assistenza sanitaria, 10 milioni per il socio sanitario, 29 milioni per i mutui prima casa, 700 mila euro per il credito sociale e altrettanti per la disabilità, e tutto senza prevedere nuove tasse. Sono false – aggiunge la maggioranza – le affermazioni delle opposizioni che preferisce accusarci di votare contro le richieste di interventi nel sociale piuttosto che riconoscere gli interventi significativi attuati, mai prima d’ora così importanti. Infine una risposta alle contestazioni di scarsa sensibilità per aver respinto tutti gli emendamenti salvo uno, le accuse di aver presentato una legge blindata, lontana dal Paese e dall’opinione pubblica. La legge non è stata blindata ma rispondeva a rigorose regole di carattere contabile, è maturata proprio da confronto con la società civile, con i suoi rappresentanti. Il clima di allarmismo diffuso dalle opposizioni non corrisponde alla realtà, l’immagine che si è voluta dare è assolutamente distorta, il Paese non è certo sull’orlo del baratro come hanno cercato di dire ma, al contrario, caratterizzato da segnali positivi che questa legge contribuirà a rafforzare.
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