L'ex presidente del Consiglio italiano Enrico Letta è intervenuto a Rimini ad una conferenza, organizzata dal Limes Club, in vista delle elezioni europee e ha commentato anche il percorso intrapreso da San Marino, per l'accordo di associazione con l'Ue. “Lo vedo come un fatto molto positivo – commenta Letta -. So per certo che il casino della Brexit, in questo momento, ha impegnato tutte le strutture a livello europeo e degli stati membri e questo ha rallentato il processo di associazione. Credo, in ogni caso, che (ciò che sta facendo San Marino) faccia parte delle dinamiche che dimostrano come l'Europa sia attrattiva”.
Letta ha partecipato alla conferenza intitolata “Europa e antieuropa” insieme al consigliere redazionale di Limes Federico Petroni e ha analizzato gli scenari europei attuali e futuri rispondendo alle domande del giornalista di Repubblica e l'Espresso Gigi Riva. “Nei grandi paesi europei, come la Spagna– afferma Letta – si sta profilando una maggioranza pro-europea, mentre in Italia, no. Si tratta di capire che effetto avrà questo, sul nostro paese”. Secondo Letta, in questo contesto, ha pesato il fatto che l'Italia, negli ultimi anni, ha subito pesantemente le due più grandi crisi europee - quella finanziaria e quella dell'immigrazione – e i cittadini/elettori hanno addossato la colpa all'Ue mentre in realtà la responsabilità è di alcuni paesi europei che hanno osteggiato politiche efficaci.
Che connotazione dovrebbe avere un'Europa diversa da quella attuale ma alternativa all'antieuropa? “Credo che bisogna lavorare molto sul concetto di calore. L'Europa è stata percepita come uno strumento freddo di processi di globalizzazione, che si sono mossi in maniera molto forte. L'Europa deve essere invece percepita come ciò che dà calore alle persone che hanno paura degli sviluppi tecnologici, di ciò che sta capitando.... La paura è un sentimento della vita. C'è paura del futuro e credo quindi che un'Europa più sociale, sia fondamentale”.