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Europopolari: presentati i 15 gli emendamenti alla finanziaria

19 dic 2007
Europopolari
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“Abbiamo sottoscritto alcuni emendamenti dell’opposizione, così come altri hanno firmato i nostri. Abbiamo votato a favore di emendamenti del gruppo democristiano. Ci siamo posti davanti alla legge di bilancio con spirito costruttivo ma abbiamo registrato la chiusura politica della maggioranza”. Così Pier Marino Menicucci, secondo il quale sembrano tornati gli anni 80 dello scontro frontale con l’allora governo di sinistra. Una cultura, dice, ereditata da questo esecutivo che invece non dovrebbe comprendere forze così a sinistra. Gli Europopolari sottolineano di non avere proposto emendamenti che scardinavano l’impostazione del bilancio ma che casomai lo completavano. Eppure, ricordano, sono stati tutti bocciati dalla maggioranza che a parole ha detto di condividerli. Nessuna politica economica, aggiunge Menicucci, può avere prospettive senza la politica estera. Ma il rapporto con l’Italia è fermo al palo e ancora non è chiaro quello con l’Unione Europea. Abbiamo chiesto al Governo di intervenire per fermare le dinamiche che aggrediscono i redditi delle famiglie proponendo, precisa, una politica fiscale più leggera, l’abbattimento della monofase e maggior spinta ai consumi. L’incertezza del Governo, conclude Menicucci, può minacciare lo stato sociale. Gian Marco Marcucci parla di un bilancio senza prospettive che riporta il Paese indietro nel tempo e illustra gli emendamenti per la pianificazione delle sedi universitarie – una risorsa che ritiene di gran lunga più valida della casa da gioco – e dei corsi di laurea come quello per infermieri professionisti, ma anche la creazione di un capitolo per l’educazione linguistica nelle scuole, comprensivo di corsi e soggiorni all’estero. Nicola Selva punta sull’innovazione tecnologica e chiede un progetto pilota dei mezzi pubblici e sicurezza sul territorio con un controllo anticriminalità. Il Capogruppo Federico Bartoletti parla di riforma previdenziale con la proposta di un articolo aggiuntivo che impegnava il governo a presentare, entro il 31 marzo, il progetto di legge sul secondo pilastro. Poi la sussidiarietà con risorse per chi vuole aprire asili nido e incentivi alle imprese per gli asili aziendali. Inoltre, aggiunge, visti i numeri dei malati seguiti dal servizio neuropsichiatrico, abbiamo proposto l’apertura di un reparto o almeno dei posti letto in ospedale. Lorenzo Lonfernini parla di approvvigionamento idrico e smaltimento di rifiuti e liquami. Dipendiamo esclusivamente da accordi con l’Italia, dice, mentre si dovrebbe studiare un bacino per la riserva di acqua, accelerare la raccolta differenziata e sdoppiare i liquami bianchi da quelli neri per garantirci un minimo di autonomia. E’ comunque, conclude, una scelta di sovranità.

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