Marco Severini ha dimostrato, vedendo i video originali in possesso del Tribunale, di essere un serio ed onesto professionista che anche se adescato dal giornalista Bellano di Exit - finto imprenditore - non è caduto nella trappola.
I fatti risalgono al Giugno 2010 quando venne trasmessa una puntata di Exit-files dedicata a San Marino e all'evasione fiscale.
Proprio in quella occasione molti sammarinesi caddero nella trappola e fecero dichiarazioni molto imbarazzanti sull'economia e sull'evasione fiscale.
Ma chi tra tutti fece scalpore fu un professionista, un immobiliarista, che disse come trasferire i soldi anche di dubbia provenienza, come fare del nero e come costituire delle cartiere che creavano dei costi da San Marino.
Tutti volevano conoscere chi fosse questo immobiliarista, ma non corrispondeva per corporatura a nessuno che stesse a San Marino e che facesse quel lavoro.
La verità viene sempre fuori e si scoprì che il giornalista Bellano, conoscente di David Oddone, di Exit non si comportò in maniera deontologicamente corretta.
Infatti le dichiarazioni, come si vedrà nel video originale, non furono quelle mandate in onda nella puntata di Exit La 7, ma tutt'altro.
Questo professionista, seppur adescato e a cui furono fatte domande tendenziose, non cadde nel tranello e persona integerrima disse che si potevano fare solo le cose consentite dalla legge.
Esordì addirittura con la frase ''le fatture false non si fanno'' e ''il riciclo del nero esula dal mio lavoro'' consigliando al Bellano - imprenditore finto e protempore interessato alla costituzione di una srl a San Marino - di agire secondo la legalità e di non andarsi ad avventurare su strade disoneste.
Parlarono di estero-vestizione, di delocalizzazione di parte di aziende (in questo caso la progettazione di una impresa edile) e di costi di costituzione.
Nulla di più.
Di trappole e di imbrogli nemmeno a parlarne.
Se fosse stata trasmessa senza cambiamenti San Marino avrebbe fatto un figurone, come paese serio ed onesto ed in un periodo (Giugno 2010) dove San Marino aveva un gran bisogno di mandare all'Italia un'immagine seria ed onesta. Questa intervista anche se estrapolata di nascosto sarebbe stata una gran cosa in termini di immagine.
Invece Bellano la stravolse copiando più spezzoni e mettendo delle domande diverse. Addirittura, nel video trasmesso da Exit si parlò di traffico di droga, di occultamento di nero, di fatture false; quindi proprio il contrario di quello che successe.
Quando invece il professionista serio, corretto ed onesto aveva assolutamente aborrito l'illegalità, e lo aveva detto in maniera molto chiara sin dall'inizio.
A testimonianza di questo ci sono i video originali che mostrano questo comportamento ineccepibile, professionale e corretto.
Quel professionista ero io, anche se non mi ricordavo più questo incontro.
Ma lo venni a sapere proprio dal Segretario di Stato all'Industria, Marco Arzilli prima di una conferenza stampa che invece mi definiva un delinquente.
Il Segretario, commettendo un errore madornale, non vidde il video ma si fidò di quello che il Giudice DI Bona aveva scritto; ovvero che il professionista aveva usato termini che aveva leso il prestigio della Repubblica.
Si scoprirà, invece vedendo il video originale, che le cose non andarono così. Ma anzi proprio il contrario.
Come mai questo avvenne? Probabile le scopriremo non fra molto.
Il mostro sbattuto in prima pagina non si rivelò tale e con la delusione dei suoi detrattori, con la dimostrazione dei video originali, venne riabilitato in quanto non aveva commesso nulla. Anche se sia i compagni di partito del Segretario Arzilli che l'estrema sinistra dicono il contrario; i primi per giustificare l'incredibile figuraccia di Arzilli ed i secondi per la totale avversione al sottoscritto.
Questo è quello che è successo ed è la pura verità.
Comunicato stampa Marco Severini - Direttore del Giornale.sm
I fatti risalgono al Giugno 2010 quando venne trasmessa una puntata di Exit-files dedicata a San Marino e all'evasione fiscale.
Proprio in quella occasione molti sammarinesi caddero nella trappola e fecero dichiarazioni molto imbarazzanti sull'economia e sull'evasione fiscale.
Ma chi tra tutti fece scalpore fu un professionista, un immobiliarista, che disse come trasferire i soldi anche di dubbia provenienza, come fare del nero e come costituire delle cartiere che creavano dei costi da San Marino.
Tutti volevano conoscere chi fosse questo immobiliarista, ma non corrispondeva per corporatura a nessuno che stesse a San Marino e che facesse quel lavoro.
La verità viene sempre fuori e si scoprì che il giornalista Bellano, conoscente di David Oddone, di Exit non si comportò in maniera deontologicamente corretta.
Infatti le dichiarazioni, come si vedrà nel video originale, non furono quelle mandate in onda nella puntata di Exit La 7, ma tutt'altro.
Questo professionista, seppur adescato e a cui furono fatte domande tendenziose, non cadde nel tranello e persona integerrima disse che si potevano fare solo le cose consentite dalla legge.
Esordì addirittura con la frase ''le fatture false non si fanno'' e ''il riciclo del nero esula dal mio lavoro'' consigliando al Bellano - imprenditore finto e protempore interessato alla costituzione di una srl a San Marino - di agire secondo la legalità e di non andarsi ad avventurare su strade disoneste.
Parlarono di estero-vestizione, di delocalizzazione di parte di aziende (in questo caso la progettazione di una impresa edile) e di costi di costituzione.
Nulla di più.
Di trappole e di imbrogli nemmeno a parlarne.
Se fosse stata trasmessa senza cambiamenti San Marino avrebbe fatto un figurone, come paese serio ed onesto ed in un periodo (Giugno 2010) dove San Marino aveva un gran bisogno di mandare all'Italia un'immagine seria ed onesta. Questa intervista anche se estrapolata di nascosto sarebbe stata una gran cosa in termini di immagine.
Invece Bellano la stravolse copiando più spezzoni e mettendo delle domande diverse. Addirittura, nel video trasmesso da Exit si parlò di traffico di droga, di occultamento di nero, di fatture false; quindi proprio il contrario di quello che successe.
Quando invece il professionista serio, corretto ed onesto aveva assolutamente aborrito l'illegalità, e lo aveva detto in maniera molto chiara sin dall'inizio.
A testimonianza di questo ci sono i video originali che mostrano questo comportamento ineccepibile, professionale e corretto.
Quel professionista ero io, anche se non mi ricordavo più questo incontro.
Ma lo venni a sapere proprio dal Segretario di Stato all'Industria, Marco Arzilli prima di una conferenza stampa che invece mi definiva un delinquente.
Il Segretario, commettendo un errore madornale, non vidde il video ma si fidò di quello che il Giudice DI Bona aveva scritto; ovvero che il professionista aveva usato termini che aveva leso il prestigio della Repubblica.
Si scoprirà, invece vedendo il video originale, che le cose non andarono così. Ma anzi proprio il contrario.
Come mai questo avvenne? Probabile le scopriremo non fra molto.
Il mostro sbattuto in prima pagina non si rivelò tale e con la delusione dei suoi detrattori, con la dimostrazione dei video originali, venne riabilitato in quanto non aveva commesso nulla. Anche se sia i compagni di partito del Segretario Arzilli che l'estrema sinistra dicono il contrario; i primi per giustificare l'incredibile figuraccia di Arzilli ed i secondi per la totale avversione al sottoscritto.
Questo è quello che è successo ed è la pura verità.
Comunicato stampa Marco Severini - Direttore del Giornale.sm
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