I due esponenti della maggioranza –Giuseppe Morganti del PSD e Alessandro Rossi di SU– si sono così dovuti difendere dal fuoco di fila delle critiche degli altri politici presenti.
In particolare sulla legge obiettivo il dibattito è stato durissimo. Morganti ha invitato tutti ad andarsela a leggere prima di attaccarla. “E’ stata consegnata in prima lettura in Consiglio –ha detto– è un atto pubblico; ho l’impressione che si attacchi a prescindere, senza conoscerne i contenuti”.
Gabriele Gatti, della DC, ha puntato il dito soprattutto sulla gestione della politica estera, definita “fallimentare” a causa della totale mancanza di rapporti con l’Italia.
Aspre critiche alla maggioranza da Romeo Morri che, tra le altre cose, ha accusato l’Esecutivo di inerzia sul fronte della lotta al lavoro nero.
“Dal bollettino di statistica –ha rintuzzato Morganti– risulta invece che è diminuito del 40%”.
Vittorio Pellandra, di ANS ha chiesto controlli più severi sugli abusivi, anche per motivi di sicurezza.
Si è poi passati al confronto sulle dinamiche che hanno portato alla formazione del nuovo Governo.
Gli esponenti della maggioranza hanno ricordato la mano tesa alla DC per la gestione congiunta del mandato e la creazione di un Governo istituzionale. “Non è vero –è stato detto dagli altri– la proposta era per un governo a 2”.
Lorenzo Lonfernini, degli EPS, ha sottolineato l’esigenza di un Governo forte piuttosto che di elezioni anticipate.
Alberto Selva ha invece ribadito le motivazioni che hanno spinto AP ad aprire la crisi.
Alessandro Rossi ha infine rimarcato l’intenzione di mettere mano alla preferenza unica sul voto estero e al voto di genere.
In particolare sulla legge obiettivo il dibattito è stato durissimo. Morganti ha invitato tutti ad andarsela a leggere prima di attaccarla. “E’ stata consegnata in prima lettura in Consiglio –ha detto– è un atto pubblico; ho l’impressione che si attacchi a prescindere, senza conoscerne i contenuti”.
Gabriele Gatti, della DC, ha puntato il dito soprattutto sulla gestione della politica estera, definita “fallimentare” a causa della totale mancanza di rapporti con l’Italia.
Aspre critiche alla maggioranza da Romeo Morri che, tra le altre cose, ha accusato l’Esecutivo di inerzia sul fronte della lotta al lavoro nero.
“Dal bollettino di statistica –ha rintuzzato Morganti– risulta invece che è diminuito del 40%”.
Vittorio Pellandra, di ANS ha chiesto controlli più severi sugli abusivi, anche per motivi di sicurezza.
Si è poi passati al confronto sulle dinamiche che hanno portato alla formazione del nuovo Governo.
Gli esponenti della maggioranza hanno ricordato la mano tesa alla DC per la gestione congiunta del mandato e la creazione di un Governo istituzionale. “Non è vero –è stato detto dagli altri– la proposta era per un governo a 2”.
Lorenzo Lonfernini, degli EPS, ha sottolineato l’esigenza di un Governo forte piuttosto che di elezioni anticipate.
Alberto Selva ha invece ribadito le motivazioni che hanno spinto AP ad aprire la crisi.
Alessandro Rossi ha infine rimarcato l’intenzione di mettere mano alla preferenza unica sul voto estero e al voto di genere.
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