Nessun taglio allo stato sociale e nessun inasprimento fiscale. Queste le indicazioni delle finanziaria 2006 dopo gli incontri con sindacati e categorie economiche. I primi hanno chiesto una manovra attenta allo stato sociale, le seconde particolare attenzione ai costi, che arriveranno dal contratto dei dipendenti pubblici e dalla riforma delle pensioni. Proprio quest’ultima e’ la variabile della manovra economica, infatti, dall’impegno che lo stato si dovrà assumere per la copertura previdenziale sarà possibile quantificare le risorse che si libereranno per gli altri interventi. 'Non saranno interventi a pioggia, assicura il segretario alle finanze, bensì mirati a incentivare la crescita economica'. E’ comunque una finanziaria di fine legislatura con una portata più limitata. Ecco gli imprenditori chiedere attenzione anche alle tentazioni pre elettorali, e maggiore snellimento burocratico. I sindacati hanno posto l’accento sulla necessità di aumentare le risorse per il prestito e il pre-finanziamento della prima casa, per l’attuazione del piano mense, e misure di contenimento del caro-vita. Allo studio anche l’aumento degli assegni famigliari. La manovra dovrà coordinare i provvedimenti in cantiere, con le leggi di attuazione del contratto industria; coordinare le normative su mercato del lavoro, diritto societario, banche, il tutto nell’ottica del pacchetto fiscale: provvedimenti al centro di un confronto serrato, in questi giorni, che fungeranno da volano per la crescita economica e attirare nuovi investitori. Incontri che proseguiranno anche la prossima settimana anche per risolvere i problemi legati all’edilizia e agli appalti pubblici, nonché dei trasportatori. I segnali di una piccola ripresa economica – ammette Pier Marino Mularoni – ci sono, prioritario non fare iniziative di assistenzialismo ma finanziare progetti credibili di sviluppo economico in tutti i settori.
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