I Capitani Reggenti, Marino Riccardi e Fabio Berardi hanno ricevuto in udienza la delegazione del Fondo Monetario Internazionale, in visita a San Marino. In attesa dei risultati finali della missione annuale condotta nell'ultimo periodo e che verranno presentati giovedì alla stampa, il capo delegazione Kazuko Shirono ha colto l'occasione per illustrare alcune considerazioni preliminari sull'economia sammarinese: nonostante i dati recenti indichino una ripresa nell'ultimo biennio – spiega – prevediamo una crescita economica modesta per i prossimi anni, il ritmo è ben al di sotto di quanto necessario per riportare il Pil ai livelli pre-crisi”. Posto inoltre l'accento sulle criticità legate al settore bancario, in particolare gli Npl: Shirono sottolinea l'importanza della valutazione degli attivi, “funzionale – dice - al recupero di solidità del sistema”.
“Il processo di adeguamento alle regole internazionali non è stato indolore – aveva premesso il segretario di Stato per le Finanze, Simone Celli -, gli effetti negativi in termini numerici si stanno facendo sentire ancora oggi, ma nonostante le problematiche presenti sul tavolo nel Governo c'è la consapevolezza che esistono significative condizioni per promuovere una fase di consolidamento e di rilancio del settore creditizio”.
Focus infine sul bilancio pubblico, gestito – secondo l'FMI – prudentemente negli ultimi anni. Tuttavia, le riserve finanziarie su cui il Titano poteva contare prima della crisi sono state quasi esaurite. Pertanto – è la raccomandazione – è fondamentale iniziare a ricostituirle per far fronte ad eventuali shock futuri. Da migliorare il contesto imprenditoriale e della flessibilità del lavoro per poter “attirare maggiori investimenti diretti esteri”. Tutte indicazioni che la Reggenza ha accolto con favore, poiché – hanno detto i Capi di Stato – “rispondenti a quegli obiettivi di crescita prioritari per il Paese”.
“Il processo di adeguamento alle regole internazionali non è stato indolore – aveva premesso il segretario di Stato per le Finanze, Simone Celli -, gli effetti negativi in termini numerici si stanno facendo sentire ancora oggi, ma nonostante le problematiche presenti sul tavolo nel Governo c'è la consapevolezza che esistono significative condizioni per promuovere una fase di consolidamento e di rilancio del settore creditizio”.
Focus infine sul bilancio pubblico, gestito – secondo l'FMI – prudentemente negli ultimi anni. Tuttavia, le riserve finanziarie su cui il Titano poteva contare prima della crisi sono state quasi esaurite. Pertanto – è la raccomandazione – è fondamentale iniziare a ricostituirle per far fronte ad eventuali shock futuri. Da migliorare il contesto imprenditoriale e della flessibilità del lavoro per poter “attirare maggiori investimenti diretti esteri”. Tutte indicazioni che la Reggenza ha accolto con favore, poiché – hanno detto i Capi di Stato – “rispondenti a quegli obiettivi di crescita prioritari per il Paese”.
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